Si spacciavano per medici con l’obiettivo di rubare nelle case degli anziani: rapinatori seriali condannati a 5 anni

6 febbraio 2023 | 13:12
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Si spacciavano per medici con l’obiettivo di rubare nelle case degli anziani: rapinatori seriali condannati a 5 anni

La Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi dei tre condannati: fra questi una donna di Viareggio e un uomo di Pietrasanta

Rapinatori seriali della Lucchesia condannati in via definitiva a 5 anni di reclusione per rapina aggravata. La banda composta da una donna di Pietrasanta e due complici, di cui uno di Viareggio e l’altro di un comune del Veneto, per i giudici avrebbero commesso più colpi tra l’Emilia Romagna e il Veneto, con diverse modalità di azione.

In uno di questi colpi la donna, stando ai resoconti processuali, si sarebbe spacciata per la sostituta del medico curante e, con l’aiuto dei due complici, sarebbe entrata in due diverse abitazioni nel Modenese per poi impadronirsi dell’oro delle due anziane padrone di casa. I colpi secondo l’accusa sarebbero stati messi a segno nella stessa giornata, in meno di tre ore, nel 2021.

Per loro la condanna definitiva della corte di Cassazione a cinque anni di reclusione e 1033 euro di multa ciascuno. Ma i processi in corso ancora da terminare sono di più e solo quando saranno arrivati tutti a sentenza definitiva il giudice dell’esecuzione potrà stabilire e quantificare la pena totale che dovranno scontare, tenendo conto anche della parte già scontata. Nell’ultimo colpo messo a segno in breve tempo i carabinieri erano riusciti, grazie anche alle descrizioni fornite dalle vittime, a individuare i responsabili di quelle azioni criminali, commesse ai danni di persone anziane e incapace di difendersi.

Per derubarla la donna, ritenuta anche la leader della banda dagli inquirenti, aveva detto a una vittima che era affetta da un’allergia e le aveva cosparso mani e collo con un unguento per sfilarle il collier e distrarla mentre i complici rovistavano nei cassetti per rubare tutti gli oggetti d’oro presenti in casa in quel momento.

Messo a segno il colpo il trio criminale si era dato alla fuga ma era stato poi arrestato e processato. In altri procedimenti tra Veneto ed Emilia rispondono di reati simili anche se commessi con differenti modalità. Gli ermellini hanno dichiarato inammissibili i ricorsi dei tre rapinatori e condannati anche a tremila euro di ammenda.