Dramma sulla Torre Guinigi, si getta nel vuoto e muore un giovane di 24 anni

7 febbraio 2023 | 11:14
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Il tecnico di laboratorio aveva preannunciato il gesto su Facebook: “Non è colpa vostra, non è mai stata colpa vostra”

Un dramma in pieno centro storico, sotto gli occhi di turisti e passanti proprio sotto uno dei simboli della città, la Torre Guinigi. È lì che ha scelto di mettere fine alla propria vita un giovane tecnico di laboratorio di 24 anni originario di Roma ma residente a Lucca, lanciandosi nel vuoto senza alcuna possibilità di scampare a quella tragica fine.

Torre Guinigi si lancia nel vuoto e muoreTorre Guinigi si lancia nel vuoto e muoreTorre Guinigi si lancia nel vuoto e muoreTorre Guinigi si lancia nel vuoto e muore

Sono appena passate le 10, orario di apertura del monumento cittadino, quando il giovane sale gli scalini che portano alla vetta, quindi supera i parapetti e si getta per la caduta fatale. Terrorizzati i passanti e coloro che hanno assistito alla scena, che hanno provato a capire se ci fosse ancora la possibilità di salvare quel giovane. Sul posto arriva in fretta l’auto medica, assieme all’ambulanza della Croce Rossa di Lucca, viene anche allertato l’elisoccorso, ma vista la dinamica le speranze sono davvero poche. E così il medico non può far altro che constatare il decesso del giovane. Sul posto arriva anche la polizia municipale, che transenna l’area e tiene lontani passanti e curiosi. Arriva la polizia, anche con la divisione scientifica per escludere che nell’evento ci siano responsabilità di terzi. Gli agenti hanno anche allontanato dal luogo i testimoni

D’altronde tutto, una volta identificata la salma, era chiaro da quell’ultimo messaggio postato sulla bacheca di Facebook, in cui annunciava il gesto: “Chiedo scusa a tutti quelli che ne soffriranno. A chi più, a chi meno, vi voglio un bene dell’anima e sottolineo che apprezzo quanto ci abbiate provato. Non è colpa vostra, non è mai stata colpa vostra. Ora, con finalmente un po’ di pace nel cuore, vi saluto e vi auguro di ripensare solo alle cose belle e all’amore e all’amicizia che ci sono stati”.

Una decisione meditata e consumata in pochi secondi, in una fredda mattina di febbraio.

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Sul posto, per l’accaduto, anche il sindaco Mario Pardini, il vicesindaco e assessore al sociale Giovanni Minniti, e gli assessori Mia Pisano e Moreno Bruni. La salma, dopo il nullaosta del pubblico ministero di turno, è stata trasportata all’obitorio del Campo di Marte.

A causa del tragico evento e per i rilievi necessari la Torre Guinigi resterà chiusa al pubblico fino alla giornata di venerdì, quando potranno riprendere regolarmente le visite.

Migliaia i messaggi sui social in ricordo del 24enne, tra questi c’è quello del presidente della regione Toscana Eugenio Giani: “È un giorno triste per la Toscana e il sistema sanitario regionale. Ci stringiamo nel dolore per la perdita del giovane tecnico di laboratorio analisi dell’ospedale San Luca di Lucca, tragicamente scomparso gettandosi nel vuoto dalla Torre Guinigi di Lucca. Alla famiglia e ai colleghi l’abbraccio e il cordoglio della Toscana”.

Anche la direzione dell’azienda Usl Toscana nord ovest esprime il proprio cordoglio alla famiglia del giovane tecnico di laboratorio. A ricordarlo sono in particolare i suoi colleghi: “Ci ha prematuramente lasciato – dice il direttore del dipartimento delle professioni tecnico-sanitarie, riabilitazione e prevenzione Emilio Bertolini – un tecnico di laboratorio, un collega che da qualche mese collaborava con noi nel laboratorio di analisi dell’ospedale San Luca di Lucca. Ci stringiamo attorno al dolore dei suoi familiari e di tutta la comunità e parlo a nome di tutto il dipartimento, in particolare dei colleghi di lavoro che lo ricordano come un professionista con elevate competenze e che, con spirito di dedizione, si è sempre reso disponibile a svolgere la propria attività professionale per garantire le analisi a tutti i cittadini”.

Anche il coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani esprime “tutta la propria commozione e vicinanza ai familiari. Spesso i ragazzi vivono momenti di fragilità e forte sofferenza interiore; la società attuale e la precarietà dei nostri tempi minano certezze e rendono la prospettiva del futuro nebulosa, enigmatica, a volte, addirittura intollerabile. Anche nelle nostre aule scolastiche spesso si possono ravvisare segni di malessere, frustrazione, scoraggiamento, che, sarebbe meglio intercettare in modo da offrire supporto e sostegno tempestivamente con le figure qualificate per tale scopo. In ogni istituto superiore o quasi è stato avviato uno sportello di aiuto psicologico in modo da rassicurare i giovanissimi sul loro stato d’animo e proporre un dialogo costruttivo – empatico. La pandemia ha sicuramente accentuato la difficoltà del vivere, soprattutto per le future generazioni, ingenerando uno stato di ansietà generalizzato senza precedenti. Il Cnddu auspicherebbe maggiore attenzione per tali problematiche e il potenziamento degli sportelli di supporto psicologico, perché vengano istituiti ove non ci fossero o vengano ‘rinforzati’ qualora ci fosse una forte richiesta di colloquio da parte degli allievi”.