I due ladri delle ville intercettati mentre progettano il colpo: “Andiamo in due case e non lasciamo nulla”

Le conversazioni riportate nell’ordinanza cautelare. Dopo il raid commentano: “Che bel furto: erano due vecchietti stanchi”
Era la tarda serata del 18 giugno scorso, quasi mezzanotte. I due uomini accusati di essere i ladri delle ville di lusso di mezza Versilia e Lucchesia non sapevano che poco prima di quella loro conversazione all’interno dell’auto gli investigatori avevano piazzato una microspia. In quei minuti attorno alle 23,30 i due, secondo l’accusa, progettano l’ennesimo furto a bordo della Audi A3, provento di furto e che le telecamere di videosorveglianza avevano immortalato subito dopo uno dei 15 colpi contestati a Ergys Lekaj, 34 anni, e Eri Nika, di 44 anni, entrambi di origini albanesi.
“Vuoi molte cose ma non hai voglia di lavorare, tante cose”, dice uno dei due. Dopo qualche istante di silenzio l’altro ribatte: “Andiamo in due case, non usciamo senza nulla”. Così parlavano i due sospettati dei raid tra i comuni di Pietrasanta, Camaiore, Massarosa e le colline della Lucchesia, dove hanno svaligiato la villa di un inglese a Pieve Santo Stefano, la notte dello scorso 15 luglio.
Uno dei due propone di massificare il profitto e dice: “Ma anche gli orologi, sette-otto mila euro per tre o quattro pezzi, siamo a posto no?”. “Anche due pezzi, sei a posto, figurati tre o quattro pezzi”, risponde l’altro. E se sono troppi: “Li porti al polso, o uomo”. Per la polizia quelle due voci sarebbero quelle di Eri Nika e Ergys Lekaj e l’intercettazione è finita nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita ieri e firmata dal gip di Lucca Antonia Aracri. Nel colloquio successivo dopo le 4 del mattino, quando i due – sostiene l’accusa – hanno compiuto un altro furto ai danni di due anziani, si accordano per nascondere refurtiva e attrezzi in un casolare nei pressi di via Ciardi. “Che bel furto – commenta uno dei due -: sono entrato, erano due vecchietti, stanchi tutti e due”. “Domani si fa festa”, propone l’altro? “No, dobbiamo lavorare per fare soldi anche domani. Usciamo a Lido di Camaiore”.
I raid, secondo quanto ipotizzato dalla polizia, avvenivano sistematicamente in orari notturni e con la presenza di persone in casa, a volte anche bambini; le vittime erano quasi sempre turisti stranieri, che avevano affittato residenze per brevi periodi. Una prima svolta nelle indagini si è avuta dopo che in occasione di uno di questi furti, è stata asportata un’autovettura, Audi A3 Sportback nera con i vetri oscurati. Infatti, attraverso i lettori targhe dei comuni della Versilia, era emerso che i passaggi del mezzo sono stati rilevati soltanto in orari notturni ed in zone isolate residenziali, caratterizzate dalla presenza di una forte concentrazione di ville. Seguendo gli spostamenti dell’auto attraverso il Gps, gli investigatori sono riusciti a ricollegarla ai furti contestati e a dare un nome e un volto ai due presunti responsabili dei colpi.