Si intascava il denaro dei clienti: ex promoter condannato a risarcire

Tra le vittime molti lucchesi, due dei quali hanno ottenuto il riconoscimento a riavere indietro il denaro investito
Nel 2017 il promotore finanziario di Lucca era stato radiato dall’albo dalla Consob e successivamente denunciato, indagato e processato per peculato. Ora a parte l’iter processuale penale ancora non concluso nei tre gradi di giudizio i vari tribunali stanno emettendo le sentenze di risarcimento nei confronti delle vittime.
L’uomo, infatti, per la Consob e l’accusa, avrebbe distratto per anni somme di pertinenza dei clienti e fornito loro false informazioni in merito all’utilizzo degli assegni circolari intestati alla società prodotto e alla qualificazione delle somme derivanti dalla liquidazione delle quote di un fondo; inoltre, avrebbe falsificato la firma di alcuni clienti sulla modulistica: per queste ragioni la Consob nell’agosto del 2017 aveva disposto la radiazione dell’ex consulente finanziario lucchese, che lavorava per una nota società poi incorporata da uno dei più importanti istituti di credito europei, dall’Albo unico dei consulenti finanziari.
All’epoca l’ex promotore finanziario aveva un portafoglio clienti stimato in circa 100 milioni di euro. Nel frattempo che la giustizia penale faccia il suo corso, i tribunali stanno risarcendo le varie vittime. Tra queste anche molti lucchesi. Due proprio nei giorni scorsi sono riusciti ad avere una sentenza a loro favorevole dal Tribunale di Pistoia, competente per il loro caso specifico, che ha condannato in solido l’ex promotore finanziario e l’istituto di credito a restituire i 30mila euro, più interessi e rivalutazione, investiti da clienti di Lucca nei fondi proposti dall’ex promotore lucchese che si sono dimostrati essere poi una vera e propria truffa. Il denaro era in realtà finito nelle sue tasche. Ma per il giudice Nicola Latour del Tribunale di Pistoia anche la banca doveva e poteva evitare i raggiri, da qui la condanna in solido, importantissima per consentire alle vittime di recuperare i loro soldi. Si legge infatti nella sentenza pubblicata ieri: “Per i motivi esposti, deve riconoscersi la responsabilità della banca per il fatto commesso dal promotore finanziario di Lucca, dal momento che l’illecito è stato agevolato dalla posizione ricoperta da quest’ultimo nell’istituto di credito”. Banca e ex promotore sono stati condannati anche a pagare oltre 5mila euro di spese legali.