Blitz antidroga della polizia a Capannori: 4 in carcere, chiuso per 15 giorni il bar che i pusher usavano per lo spaccio

La vendita dello stupefacente era attiva dalle 17 fino a mezzanotte senza previ accordi con i compratori: la banda era sempre rifornita di hashish e cocaina
Blitz antidroga a Capannori, interrotta l’attività di una banda di spacciatori
La polizia, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla procura di Lucca, ha arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip, quattro cittadini di origine marocchina di 34, 35, 23 e 28 anni, ritenuti responsabili di numerosissimi episodi di spaccio dalla fine dell’estate fino allo scorso mese di dicembre a Capannori.



L’indagine della Squadra Mobile è stata avviata alla fine dell’estate a seguito di alcune segnalazioni di cittadini esasperati per la presenza quotidiana di spacciatori a Marlia nei pressi di un bar, il K2. Dopo aver riscontrato la notizia con alcuni servizi di osservazione, con l’autorizzazione della procura di Lucca, sono state installate alcune telecamere per riprendere il sito di spaccio. Attraverso il costante monitoraggio dell’esercizio, si è avuta quindi conferma del fatto che il locale era ormai diventato abituale luogo di ritrovo di soggetti dediti allo spaccio, oltre che di numerosi acquirenti. Nel corso dell’indagine sono state documentate circa 500 cessioni di droga, sia cocaina sia hashish, che effettuate tutti i giorni della settimana, tra le 17-18 e le 24 e sono stati identificati oltre cento acquirenti. Sono stati inoltre predisposti alcuni servizi di controllo amministrativo nel corso dei quali sono stati identificati alcuni dei soggetti monitorati.
Nel corso dell’attività sono stati effettuati numerosi riscontri, che hanno portato al sequestro di circa un etto di cocaina e 250 grammi di hashish, ed all’arresto in flagranza di reato di E.G.M. lo scorso 24 novembre.
L’attività ha portato alla denuncia di sei persone, tutte di origine marocchina: due di essi si occupavano quotidianamente di accompagnare sul sito di spaccio gli altri componenti del sodalizio, per poi andarli a riprendere a tarda sera. Gli spacciatori erano soliti stazionare ai tavoli esterni del bar o sotto la tenda parasole, vicino alla porta laterale, dove veniva solitamente occultato lo stupefacente. Nel corso di alcuni servizi, infatti, proprio sulla tenda sono state rinvenute e sequestrate dosi di sostanza già suddivisa e pronta allo spaccio. Altro punto in cui veniva occultata la droga era una siepe retrostante il bar, da cui gli spacciatori attingevano quando terminava lo stupefacente sulla tenda. Le cessioni avvenivano nelle immediate vicinanze sia a persone che si trovavano a piedi sia in favore di acquirenti che raggiungevano il luogo a bordo di auto o motorini, direttamente a bordo dei mezzi.
Dalle verbalizzazioni è emerso che gli acquirenti mentre in un primo momento contattavano gli spacciatori al telefono, successivamente si recavano direttamente al bar, senza un preventivo accordo telefonico, in quanto gli indagati erano presenti all’interno o nei pressi del bar tutti i giorni dal pomeriggio fino alla tarda serata ed erano costantemente riforniti di sostanza stupefacente. Lo stupefacente era già suddiviso in confezioni di cellophane trasparenti, pronti allo spaccio. Ad aggravare la posizione degli indagati è stata soprattutto il fatto che la loro attività criminosa non si è fermata nemmeno dopo gli interventi ed i sequestri della polizia, circostanza che, in maniera decisiva, ha indotto il giudice a ricorrere alla misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.
Le operazioni di esecuzione delle misure sono state avviate sin dalle prime ore del mattino di ieri ed hanno interessato i comuni di Lucca, Capannori, Pescia e Vicopisano.
Nel corso delle perquisizioni locali e domiciliari sono stati sequestrati 1630 euro ed il telefono cellulare del 34enne, ritenuto il capo del sodalizio criminale e la somma di 480 euro al 23enne del gruppo. Gli arrestati, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti al carcere di Lucca, ad eccezione del 28enne, accompagnato al carcere di Pisa, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Infine, considerando che l’attività veniva svolta in maniera abituale nelle immediate vicinanze del locale, il questore di Lucca ha adottato nei confronti del titolare del pubblico esercizio il provvedimento di sospensione della licenza per 15 giorni ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza, notificato stamattina da personale della divisione della polizia amministrativa della questura.