Fanno parte di un clan ma ricevono il reddito di cittadinanza: denunciati

Percepivano il reddito di cittadinanza omettendo le comunicazioni sulle variazioni di reddito o presentando false dichiarazioni: sono queste le accuse di cui dovranno rispondere 5 persone, fra cui figurano marito e moglie del clan Saetta e altri tre residenti tra la Versilia e la Lucchesia: sono stati denunciati dai carabinieri.

Gli accertamenti, condotti dai militari del nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Lucca, coadiuvati dai militari dei comandi di Viareggio e Forte dei Marmi, hanno consentito di scoprire una serie di raggiri che giravano intorno ad una coppia di coniugi residenti in Versilia e facenti parte di un noto clan: raggiri che per l’accusa avrebbero portato i due a percepire indebitamente ogni mese dai 780 ai 1.330 euro a seconda se soli o con famiglia a carico.

Da quanto emerso nel corso degli accertamenti i due coniugi avevano prodotto false dichiarazioni per ottenere indebitamente il beneficio, nonostante risultassero sottoposti a provvedimenti restrittivi come ad esempio il divieto di dimora, detenzione domiciliare, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le somme indebitamente percepite ed erogate dall’Inps ammontano complessivamente a 70.000 euro.