Turbativa d’asta per lavori su un torrente, ex presidente del consorzio di Fucecchio condannato a risarcire

1 marzo 2023 | 15:10
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Turbativa d’asta per lavori su un torrente, ex presidente del consorzio di Fucecchio condannato a risarcire

Nel mirino anche gli interventi strutturali tra il Ponte alla Ralla e il Ponte ai Pini nel comune di Altopascio

Processo Untouchables, dopo la definizione delle posizioni penali di tutti gli imputati, con diversi esiti, restano ancora in piedi i risarcimenti richiesti dalla procura regionale della corte dei conti nei confronti degli enti che hanno subito danni. I magistrati contabili toscani hanno quindi convenuto in giudizio 5 imputati, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni in favore del Comune di Pistoia, della Provincia di Pistoia, del Comune di Pescia, del Comune di San Marcello Piteglio e del Consorzio 4 Basso Valdarno, nella misura complessiva di euro 1.345.878,87, “secondo la ripartizione meglio specificata in narrativa, oltre alla rivalutazione monetaria dalla data dell’evento lesivo e con agli interessi legali dalla data di pubblicazione della sentenza di condanna, col favore delle spese di lite”.

A sostegno della domanda, i giudici avevano dedotto che i convenuti sarebbero stati sottoposti a processo penale, in concorso con altri amministratori e con diversi imprenditori, per essersi associati al fine di commettere una serie di gravi delitti contro la pubblica amministrazione (corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, concussione), a far data dall’anno 2011, così asservendo di fatto la funzione pubblica agli interessi privati, con il consentire a diversi imprenditori di aggiudicarsi in modo illegittimo una serie di gare pubbliche, in danno del Comune di Pistoia, della Provincia di Pistoia, del Comune di Pescia, del Comune di San Marcello Piteglio e del Consorzio 4 Basso Valdarno.

Uno degli imputati, Franco Fambrini,  ex presidente del consorzio bonifica Padule di Fucecchio, attuale consorzio 4 basso Valdarno, ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato e chiuso la sua posizione con la corte dei conti. L’ex presidente del consorzio bonifica era stato condannato in via definitiva a 1 anno e 3 mesi per turbativa della libertà degli incanti. Si legge infatti nella sentenza della corte dei conti pubblicata nei giorni scorsi: “A conclusione dell’iter del giudizio penale, veniva accertata in via definitiva la responsabilità dei convenuti per alcune tra le ipotesi criminose originariamente contestate, che a parere della Procura contabile avrebbero cagionato alle Amministrazioni di appartenenza una serie di danni, patrimoniali (da violazione del rapporto sinallagmatico, da disservizio e spese indirette di gestione) e non patrimoniali (all’immagine). Con specifico riferimento alla posizione del Fambrini, in citazione è stato rilevato, anche a seguito delle deduzioni difensive che aveva commesso i reati nella qualità di presidente del consorzio di bonifica Padule di Fucecchio, ora consorzio 4 basso Valdarno; che, in via definitiva, è stato condannato unicamente per il capo c, avente ad oggetto il delitto di cui all’articolo 353 del codice penale (turbata libertà degli incanti)  limitatamente alla gara indetta dal consorzio 4 basso Valdarno con determina 149 del 2011, concernente gli interventi strutturali sul Torrente Pescia di Collodi, nel tratto compreso tra il Ponte alla Ralla ed il Ponte ai Pini, nel Comune di Altopascio; che il danno da violazione del rapporto sinallagmatico doveva essere ridotto a 14.241,19 euro, essendo oggettivamente circoscritto al periodo 30 dicembre 2021 – 28 marzo 2022; che vi si dovrebbero aggiungere il danno da disservizio e spese indirette di gestione (pari ad euro 12.080,00) e quello all’immagine (quantificabile in euro 10.000,00);  che, in totale, il danno ascrivibile al convenuto dovrebbe essere pari ad euro 36.321,89”. Pertanto, in riferimento alla posizione del Fambrini, il pm ne ha chiesto la condanna al pagamento della somma di 36.321,89 euro, in favore del Consorzio di Bonifica Padule di Fucecchio, ora Consorzio 4 Basso Valdarno. Fambrini, costituendosi in giudizio, ha proposto in via preliminare istanza di definizione del giudizio mediante il versamento dell’importo di euro 11.000, pari al 30,28% del quantum richiesto in citazione, e il pubblico ministero ha espresso parere favorevole, alla luce della tempestività dell’istanza, non ricorrendo alcuna delle ipotesi ostative previste dal codice di giustizia contabile e non essendo ipotizzabile nessuna condotta di doloso arricchimento. Il 14 dicembre 2022, Fambrini è stato ammesso alla definizione agevolata del procedimento, mediante il pagamento della somma di euro 11.000. Oggi (1 marzo) la corte dei conti ha emesso la sentenza nella quale ha messo nero su bianco che “la somma determinata con il decreto 13 del 2022, pari a 11.000 euro è stata tempestivamente versata dal convenuto con bonifico istantaneo del 30 dicembre 2022, come si evince dalla relativa disposizione bancaria e dalla successiva reversale di incasso 1 del 10 gennaio 2023, trasmessa dal Consorzio 4 Basso Valdarno. Pertanto, il giudizio deve essere dichiarato definito”. L’uomo è stato condannato anche a circa 500 euro di spese di lite.