La bici elettrica non funziona e la ditta non la sostituisce: causa vinta anche in Appello dall’acquirente

Soldi restituiti e condanna alle spese di lite: “La garanzia legale per la merce nuova è di 2 anni e non di 6 mesi quando ci sono difetti di conformità e non di usura”
Occhio alla garanzia della merce nuova: in realtà quella legale è di 2 anni anche se molti venditori la fissano a 6 mesi.
Una bici elettrica di circa 800 euro al centro di un contenzioso giudiziario arrivato fino alla corte d’Appello di Firenze. Una signora lucchese aveva acquistato in un punto vendita di Capannori una bicicletta con pedalata assistita elettricamente nel 2018 ma dopo un paio di mesi questa aveva iniziato a creare problemi specialmente per la ricarica delle batterie.
Il negozio è solo il rivenditore e la ditta che le produce è fiorentina e aveva cercato di andare incontro alle proteste della donna che avrebbe voluto, inizialmente, una bici elettrica perfettamente funzionante ma la società non ne aveva altre a disposizione. La donna si è rivoltaa al tribunale e ottiene davanti al giudice di pace la risoluzione del contratto e la restituzione dei soldi dal venditore che poi potrà rivalersi sulla ditta perché durante il processo sono emersi difetti di fabbricazione e non solo legati alle batterie. La società ha fatto appello alle decisioni dei giudici di primo grado ma ha perso anche il secondo grado di giudizio.
In particolare la ditta nel suo ricorso respinto dalla corte d’Appello fiorentina aveva lamentato l’erroneità della sentenza di primo grado, nella parte in cui aveva ritenuto operante la garanzia contrattuale pur essendo trascorsi oltre sei mesi dall’acquisto. La questione risulta, innanzitutto, male indirizzata dalla ditta, secondo i giudici di secondo grado, “la quale ha sempre affermato, ma senza mai provarlo, che la garanzia contrattuale sulle batterie del veicolo sarebbe stata, in quanto parti soggette ad usura, pari a sei mesi e non a due anni”. Ma la parte attrice in primo grado aveva azionato, in linea generale, la garanzia legale biennale sul veicolo lamentando problemi di scarsa autonomia del veicolo e non, specificamente, un difetto delle (sole) batterie, avendo piuttosto la società appellante limitato la questione ad una problematica attinente il solo pacco batterie.
“Tanto è vero che la perizia tecnica espletata nel presente grado di giudizio, come meglio si dirà in seguito, ha evidenziato come le problematiche di scarsa autonomia e carica delle batterie non dipendessero, in realtà, dalle batterie, ma soprattutto da difetti relativi ad altre parti del veicolo”. Anche per i giudici d’appello la garanzia è quella legale dei 2 anni e non dei 6 mesi proprio per la natura dei problemi della bicicletta elettrica. Si legge infatti in sentenza: “Quella applicabile al caso di specie è, dunque, la garanzia legale di due anni sul veicolo, prevista dal codice del consumo. E ciò sarebbe vero, tra l’altro, anche con riferimento alle mere batterie, allorquando dovesse esserne denunciato un difetto di conformità, e non di usura”.
La società è stata condannata anche a circa 2mila euro di spese di lite e di giudizio. Forse sarebbe stato meglio “accontentare” la donna lucchese nelle sue richieste iniziali di sostituzione della bici elettrica con una funzionante: sicuramente sarebbe stato più economico.