L’ospedale San Luca non avrà una elisuperficie: anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso della Sat

Confermato il rischio del superamento dei limiti di emissione sonora per il quartiere di San Filippo
Pietra tombale della magistratura amministrativa sull’elisuperficie del nosocomio cittadino.
Anche il consiglio di Stato ha bocciato l’appello della Sat spa, la società che ha costruito l’ospedale San Luca di Lucca, contro ministero dell’ambiente, Arpat, Comune di Lucca e Provincia di Lucca. Gli elicotteri continueranno ad atterrare e a decollare dal campo ex Balilla tra viale Carducci e le mura cinquecentesche. Non c’è al momento un progetto alternativo e quello originario è stato definitivamente archiviato con la sentenza di oggi (14 marzo) da parte dei giudici di Palazzo Spada.
Già il Tar di Firenze nel marzo del 2016 dopo aver riunito due differenti ricorsi (Sat e Asl) si era espresso in senso negativo alla realizzazione dell’elisuperficie del San Luca. Ora la parola definitiva in merito è stata scritta dal consiglio di Stato. Il caso, lo si ricorderà, era scoppiato già nel dicembre del 2014 (anno di apertura del San Luca) nel corso della conferenza dei sindaci dell’Asl, dove era stato illustrato il parere giunto dall’Arpat che aveva bocciato la collocazione dell’atterraggio per gli elisoccorsi, perché troppo vicino alle case. Proprio l’Arpat che già nell’agosto di un anno prima aveva presentato il proprio niet all’attivazione dell’elisuperficie, sostenendo che “anche il volo di un solo elicottero” avrebbe portato “al superamento dei limiti di emissione sonora, sia nel periodo diurno che notturno, imposti dalla normativa vigente” per l’area di San Filippo, aveva confermato il suo parere negativo anche in sede di conferenza dei servizi.
Una nota, quella dell’Arpat, che aveva chiaramente condizionato anche la decisione del Comune di Lucca che proprio sulla scorta di quei rilievi nell’ottobre del 2014 aveva reso noto di non essere in grado di rilasciare il relativo nulla osta. A catena era giunto anche il parere negativo della Provincia. Si era poi cercata una mediazione, con la proposta di eventuali deroghe per l’atterraggio degli elicotteri in caso di emergenza. Ma ad oggi non esiste un progetto alternativo e gli elicotteri continueranno ad operare partendo e arrivando negli spalti delle mura cittadine. L’autorizzazione per l’elisuperficie era stata stralciata rispetto alla costruzione dell’ospedale seguendo un inter differente per cui il San Luca aveva poi aperto i battenti al pubblico senza un’elisuperficie per il soccorso aereo. Si legge in sentenza: “La parte appellante (Sat) critica questa conclusione: ritiene invece che la posizione del Comune fosse favorevole al rilascio dell’Aua, e che quindi quanto dedotto dall’Arpat rappresentasse appunto un dissenso, nella specie nemmeno motivato, che si sarebbe dovuto superare nel modo detto. Il collegio non condivide questo punto di vista, che travisa il fatto. A semplice lettura del verbale, si ricava infatti che la decisione di archiviare fu unanime, non potendosi interpretare come consenso la semplice preoccupazione del Comune per gli effetti che la mancata attivazione dell’elisuperficie – in tesi, non autorizzabile – avrebbe potuto avere. Va poi detto che l’Arpat ha effettivamente indicato delle alternative, non richiedendo la legge di entrare nel merito delle stesse. In conclusione, l’appello va respinto nel merito”. Capitolo chiuso.