Tumori di origine professionale, Lucca settima in Italia per numero di denunce
La Toscana, invece, si colloca al terzo posto
Il tribunale di Roma, competente in questo caso specifico, ha riconosciuto la causa di servizio e lo status di vittima del dovere ad un ex militare deceduto a causa di un tumore della vescica (carcinoma uroteliale del bacinetto renale), stabilendo un risarcimento per la moglie e i due figli di circa 600mila euro da parte del Ministero della Difesa. L’uomo, nel suo percorso professionale nelle file dell’esercito italiano, aveva svolto attività di meccanico sui mezzi corazzati di un battaglione dei granatieri di Sardegna per poi essere impiegato anche in Albania e Kossovo. Durante il servizio sarebbe stato esposto ad uranio impoverito, amianto ed altri cancerogeni. Tale esposizione, secondo quanto accertato dalla sentenza del Tribunale di Roma, sarebbe stata la causa dell’insorgenza della patologia tumorale che l’avrebbe condotto alla morte nel 2015, all’età di soli 58 anni. Ma questo è solo l’ultimo caso arrivato a una sentenza di risarcimento. Qual è la situazione attuale?
I dati Inail. La provincia di Lucca settima in Italia per numero di denunce, Toscana terza regione
Secondo i dati Inail sono 168 i casi di tumore della vescica di origine professionale denunciati in Italia nel 2021, ultimo anno monitorato dall’istituto. Questi casi stanno arrivando mano mano a sentenza di risarcimento per le vittime, in caso siano ancora in vita, o per i familiari in caso di decesso. Le prime sette province italiane per numero di denunce di tumore della vescica di origine professionale: Torino (29 casi, 17.26%), Taranto (26 casi, 15.48%), Napoli (8 casi, 4.76%), Trieste (6 casi, 3.57%), Milano (5 casi, 2.98%), Roma (5 casi, 2.98%), Lucca (5 casi, 2.98%). Nel precedente report del 2020 Lucca non era presente. Sempre secondo l’Inail le prime cinque regioni italiane per numero di denunce di tumore della vescica di origine professionale sono: Piemonte (35 casi, 20.83%), Puglia (33 casi, 19.64%), Toscana (18 casi, 10.71%), Lombardia (12 casi, 7.14%), Campania (11 casi, 6.55%). Il tumore della vescica di origine professionale sempre secondo l’Inail dipende da vari fattori ed agenti cancerogeni ad elevata probabilità Il tumore della vescica è presente nelle tabelle Inail delle malattie professionali nel “gruppo VI” dei tumori professionali. Gi agenti cancerogeni per i quali la letteratura scientifica ha stabilito un nesso ad elevata probabilità per esposizione prolungata sul lavoro nell’eziologia del tumore della vescica riguardano questi settori: produzione dell’alluminio; produzione ammine aromatiche; produzione arsenico e composti; produzione dell’auramina; industria della gomma; produzione idrocarburi policiclici aromatici; produzione di magenta; produzione di radiazioni ionizzanti; attività dei parrucchieri e dei barbieri; attività del verniciatore.