Carenze per la sicurezza e arredi non conformi, sospesa l’attività di un parco divertimenti per bambini

Il provvedimento del Comune dopo le contestazioni seguite ad un controllo di vigili del fuoco, polizia municipale e Asl alla struttura di Lucca
Una serie di mancanze e non conformità sul fronte della sicurezza hanno portato alla sospensione dell’attività di un salone per le feste con uno spazio giochi per bambini con strutture gonfiabili e tappeti elastici. Il provvedimento è stato assunto dal Comune nei confronti dell’attività gestita in un ampio edificio a Lucca, dopo la relazione trasmessa lo scorso 20 marzo a Palazzo Orsetti da parte dei vigili del fuoco che il 17 marzo scorso hanno effettuato un controllo ai locali, insieme a polizia municipale e personale dell’Asl.
Durante l’attività sono state contestate alla titolare alcune criticità che, una volta sanate, consentiranno la riapertura del parco divertimenti. In particolare, stando a quanto avrebbero accertato i vigili del fuoco, nell’ampia struttura era presente un’unica uscita di emergenza, risultata tuttavia non utilizzabile perché ostruita – come si legge nell’atto di sospensione reso pubblico dagli uffici comunali – “da elettrodomestici e attrezzature di varia natura ed a scopo ludico”. Criticità sarebbero state rilevate anche sul fronte dell’impianto elettrico e dell’impianto fotovoltaico “risultano privi di pulsante di sgancio di emergenza e cartelli segnaletici”. I vigili del fuoco hanno sostenuto anche che all’interno del capannone, al momento del controllo, erano presenti divani e arredi non conformi alla normativa per la prevenzione degli incendi.
A ciò si aggiungono altri rilievi di natura amministrativa e tecnica rilevati nel locale tecnico, contenente i quadri elettrici e l’inverter dell’impianto fotovoltaico. In questo ambiente sono state trovate scaffalature metalliche dove erano riposti numerosi giochi realizzati in materiale plastico e di polistirolo espanso, oltre alla mancanza di idonea cartellonistica.
Non solo: al comando dei vigili del fuoco non risulta alcuna pratica di prevenzione incendi e risulta assente la Scia come autorizzazione ai soli fini antincendio. Da qui la decisione di sospendere l’attività finché non vengano adeguate le condizioni dell’immobile per il rilascio dell’agibilità ai sensi dell’ex articolo 80 del Tulps.