Palazzo del centro infestato da gabbiani e piccioni: scoppia la guerra fra proprietari e Comune per ripulire la facciata

7 aprile 2023 | 13:31
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Palazzo del centro infestato da gabbiani e piccioni: scoppia la guerra fra proprietari e Comune per ripulire la facciata

Il Tar dà ragione a Palazzo Orsetti: dovranno essere gli inquilini a ripristinare il decoro e a tenere lontani i volatili

Volatili che sporcano le facciate di alcuni palazzi del centro storico di Lucca, il Comune a gennaio scorso era intervenuto ordinando ai proprietari di un immobile in Vicolo Matteucci non solo di ripulire l’edificio ma anche di mettere in atto tutte le misure necessarie affinché non si ripetessero più episodi del genere. E ieri mattina (6 aprile) i giudici amministrativi del Tar di Firenze hanno dato ragione a Palazzo Orsetti.

Secondo la magistratura amministrativa, infatti, lo stazionamento dei volatili, per comune esperienza, ben può essere impedito con accorgimenti non eccessivamente onerosi, da modulare con flessibilità in relazione alla situazione concreta, quali dissuasori o reti installate nei punti accessibili. Tutto era nato il 13 gennaio scorso con la notifica di una ordinanza comunale ai proprietari dell’immobile interessato con la quale era stato ordinato di “adottare immediatamente e comunque entro 60 giorni dal ricevimento della presente, misure idonee ad impedire l’accesso e lo stazionamento di volatili nelle varie parti della facciata prospicente il Vicolo Matteucci facente parte del condominio”.

Stando al regolamento Comunale di polizia urbana del Comune di Lucca infatti i proprietari di immobili abitati o meno sono tenuti a provvedere alla chiusura di tutti i siti di accesso alle stanze, soffitti abbaini, cantine solai, sottotetti, ecc. potenzialmente utilizzabili dai colombi di città e dai gabbiani come aree di nidificazione o riparo non occasionale facendo attenzione a non rinchiudere esemplari nelle strutture.

“I proprietari di immobili infestati dai colombi o dai gabbiani sono tenuti alla pulizia del guano depositato nelle pertinenze dell’edificio”. A quel punto il condominio in questione tramite i suoi proprietari aveva proposto ricorso al Tar chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’ordinanza comunale. In sede cautelare il Tar ha respinto tale richiesta e ora la questione sarà dibattuta nella eventuale udienza di merito se il condominio vorrà proseguire il ricorso. Si legge nell’ordinanza cautelare del Tar di Firenze: “Il provvedimento comunale impugnato non appare viziato per genericità poichè lo stazionamento dei volatili, per comune esperienza, ben può essere impedito con accorgimenti non eccessivamente onerosi, da modulare con flessibilità in relazione alla situazione concreta, quali dissuasori o reti installate nei punti accessibili”. E infine: “Sotto questi profili né il provvedimento gravato, né il regolamento comunale di polizia urbana sembrano contrastare con gli artt. 23 e 42 della Costituzione richiamati nel ricorso; nella comparazione degli interessi in gioco appare prevalente quello pubblico, volto a mantenere condizioni accettabili di igiene e decoro dei centri cittadini”. Il primo round giudiziario se lo è aggiudicato il Comune. Si vedrà.