Il ricorso al Tar |
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Palazzo imbrattato dal guano, parla uno dei residenti: “Non possiamo più usare terrazze e finestre”

8 aprile 2023 | 16:40
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Palazzo imbrattato dal guano, parla uno dei residenti: “Non possiamo più usare terrazze e finestre”

Uno dei promotori del ricorso al Tar contro Comune: “Ci viene imposto di ripulire anche un vicolo, ma questo per noi non è giusto”

“La vicenda nasce da un esposto di cittadini dovuta alla sporcizia presente nel vicolo Martinelli, in cui la spazzatrice meccanica non può entrare e dove il Comune di Lucca non effettua operazioni di pulizia del guano dei piccioni”. Così uno dei promotori del ricorso al Tar contro l’ordinanza di Palazzo Orsetti che ha imposto la pulizia della facciata di un palazzo del centro storico, imbrattata dal guano, prende la parola per chiarire la vicenda che ha visto il tribunale amministrativo respingere la richiesta dei condomini di annullare il provvedimento comunale.

“In primo luogo – afferma – il palazzo si trova in Piazza Napoleone e non è infestato da piccioni o gabbiani, ma c’è una condizione comune ad altri palazzi, piazze e strutture del centro dove vi è lo stazionamento di saltuario di piccioni. La vicenda nasce da un esposto di cittadini dovuta alla sporcizia presente nel vicolo Martinelli, in cui la spazzatrice meccanica non può entrare e dove il Comune di Lucca non effettua operazioni di pulizia del guano dei piccioni. Il regolamento di polizia urbana impone ai proprietari di immobili di chiudere i siti di accesso dei volatili all’interno dei locali e pertinenze. Nel caso in specie, diversamente il regolamento viene applicato per i volatili che si trovano all’esterno dei fabbricati, e nei fatti  l’ordinanza del Comune ha come conseguenza  di non poter  utilizzare i terrazzi e l’affaccio alle finestre dove impone di installare reti, o dissuasori meccanici”.

“Altro aspetto rilevante – prosegue – è dato dalla disposizione di provvedere alla pulizia del vicolo Martinelli. Così facendo, la responsabilità di danni causati dalla fauna selvatica, che in questo caso sono dovuti agli escrementi degli uccelli, non è più  di natura pubblica (come previsto dalla Legge), ma viene traslata al  privato proprietario di immobili, che deve provvedere alla pulizia della proprietà pubblica”.