Tetto scoperchiato dalle raffiche di vento, nessun responsabile per le due dipendenti della scuola rimaste ferite nel crollo

10 aprile 2023 | 08:45
Share0
Tetto scoperchiato dalle raffiche di vento, nessun responsabile per le due dipendenti della scuola rimaste ferite nel crollo

Una insegnante e una collaboratrice scolastica avevano chiesto il risarcimento al Comune: il tribunale lo ha negato

Venti che soffiarono fino a 150 chilometri orari e che provocarono danni, feriti e vittime in alcune zone della Toscana tra cui la provincia di Lucca che subì i danni maggiori. il Comune di Lucca non è responsabile dei danni. Due delle 4 vittime morirono colpite da materiale volato via di ogni genere e tipo nella sola provincia lucchese in quel 5 marzo del 2015 in cui si scatenò una tempesta di vento dalla potenza devastante tipica degli uragani americani.

Quel giorni rimasero ferite anche una insegnante e una bidella di un istituto scolastico della Piana. La palestra della scuola elementare di Ponte a Moriano infatti fu scoperchiata e la caduta del tetto le aveva colpite provocando traumi e ferite. Nei giorni scorsi la sentenza del tribunale di Lucca che assolve da ogni richiesta di responsabilità e addebito il Comune a cui avevano fatto causa le due donne ferite chiedendo il risarcimento per i danni riportati.

Anche l’Inail si è costituita in giudizio chiedendo l’estromissione avendo riconosciuto l’infortunio delle ricorrenti ed avendo corrisposto una rendita nella misura del 20% per una e del 18% per l’altra. L’istituto scolastico e il ministero convenuti si sono costituiti eccependo l’insussistenza dei presupposti per la richiesta del risarcimento non potendo addebitarsi agli stessi alcuna responsabilità ed evidenziando altresì come l’evento del 5 marzo del 2015 in cui furono coinvolte le due era da riconnettersi esclusivamente alle avverse condizioni meteo assolutamente imprevedibili tanto da aver determinato la dichiarazione dello stato di emergenza e comunque alcuna responsabilità poteva riconoscersi agli enti convenuti in termini di violazioni od omissioni.

E il giudice Antonella De Luca del tribunale di Lucca ha concordato con queste tesi e dopo aver svolto diverse attività giudiziarie ha rigettato il ricorso delle due donne condannandole a circa 4mila euro di spese di lite in favore del Comune di Lucca, e altri 3mila euro di rimborso spese nei confronti del Miur e dell’istituto scolastico di Ponte a Moriano. Si legge in sentenza: “Infatti, per mero titolo esemplificativo, avendo riguardo al report meteorologico del 4-5 marzo 2015 si evince come la presenza di venti di burrasca con raffiche di fortunale hanno provocato ingenti danni consistiti in alberi abbattuti, interruzioni delle linee elettriche, tetti scoperchiati, capannoni danneggiati, cartelloni divelti. Addirittura a causa delle raffiche di vento sino a 159 chilometri orari un automobilista veniva travolto da una grossa roccia perdendo la vita. La situazione fu talmente grave che venne dichiarato lo stato di emergenza, circostanza questa pacifica e comprovata dalla documentazione versata in atti. Come detto l’istruttoria svolta non ha fornito la prova di un comportamento negligente causalmente orientato rispetto all’evento posto in essere dai convenuti. Il ricorso va pertanto rigettato”. Il presidente della Regione dell’epoca firmo lo stato di emergenza a seguito di quella furiosa tempesta di vento che provocò danni ingenti e purtroppo anche 4 vittime.