Assunti da una ditta che risulta irreperibile, colosso della logistica condannato a pagare gli stipendi arretrati

20 aprile 2023 | 15:35
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Assunti da una ditta che risulta irreperibile, colosso della logistica condannato a pagare gli stipendi arretrati

Gli autisti in aula hanno dimostrato di lavorare come appaltatori per la società della Piana

Una strana e misteriosa storia alla base di un processo arrivato nei giorni scorsi a sentenza.

Autisti assunti da società irreperibile ma che in realtà lavoravano prettamente per conto di un colosso della logistica con una delle sedi in un Comune della Piana di Lucca che ora dovrà pagare tutti gli stipendi arretrati e mai corrisposti. In un caso la ditta che aveva assunto uno dei due autisti è risultata irreperibile dal tribunale di Lucca durante il processo, mentre l’altra era fallita.

Ma entrambi hanno dimostrato in aula di aver sempre lavorato esclusivamente come appaltatori di fatto per la società per azioni (committente) con una delle sedi nella Piana lucchese, e il giudice Antonella De Luca nelle motivazioni della sentenza dopo aver verificato la documentazione e ascoltato testimoni ha sottolineato che dunque esisteva un rapporto d’appalto tra la spa e le due ditte che avevano assunto i due autisti e che quindi il committente era responsabile dei pagamenti.

Ora i due avranno tutti gli stipendi che non avevano mai avuto (circa 8 mensilità) più il tfr perché entrambi non hanno chiesto l’assunzione diretta al colosso della logistica, preferendo altre società per cui lavorano attualmente.

Una strana storia quella che emerge dalle carte processuali per alcuni particolari relativi alle modalità di assunzione e poi al lavoro effettivamente svolto. Anche l’ispettorato del lavoro ha eseguito alcuni accessi alla sede di Altopascio e a seconda di quello che ne verrà fuori invierà eventualmente gli atti all’autorità giudiziaria se lo ritenessero necessario per indagini di altro tipo. Nel procedimento civile terminato con la sentenza pubblicata lo scorso 14 aprile il colosso della logistica è stato condannato a pagare il dovuto ai due autisti più tutte le spese di lite e di giudizio.

Si legge in sentenza: “Va accolta la ricostruzione di parti ricorrenti quanto all’esistenza di un contratto di appalto anziché di trasporto o spedizioni come dedotto da parte resistente che tuttavia non ha prodotto alcun formale contratto in tal senso. La natura unitaria del servizio è altresì emersa dall’espletata istruttoria, posto che le circostanze riferite dai testi confermano concordemente la costanza della prestazione, le cui modalità esecutive (si veda ad esempio l’assegnazione di un giro fisso per gli autisti) risultano riconducibili ad una disciplina unitaria e ad un’organizzazione complessivamente predisposta dal trasportatore (rectius appaltatore) al fine del raggiungimento dell’obiettivo dettato dalle esigenze del committente, comprensive anche di attività accessorie quali scarico della merce, resoconto dei resi, incasso di denaro”. Ma la parte più “strana” e inquietante della vicenda riguarda le due ditte che avevano assunto i due autisti che poi lavoravano solo per la società per azioni con sede nella Piana.

Scrive il giudice in tal senso: “Nel corso del rapporto di lavoro i due autisti avevano prestato attività lavorativa in favore della spa presso lo stabilimento e sede operativa della stessa in provincia di Lucca senza essere formalmente assunti dalla stessa ma, diversamente, risultando assunti sia da altre società, una srl con sede in Impruneta e da una ditta individuale, con sede in San Giuliano Terme, soggetto risultato tuttavia irreperibile fin dalle preliminari rivendicazioni stragiudiziali”. Esisteva davvero questa ultima società? Qualcuno sapeva? C’è altro sotto? La causa civile si è conclusa nel suo primo grado di giudizio per eventuali altre indagini, di diverso tipo, bisognerà attendere gli esiti dell’ispettorato del lavoro. Per un’altra causa uguale che coinvolge altri autisti si attende la sentenza ad horas.

Anche la sentenza di oggi (20 aprile) che riguardava altri due casi analoghi ha visto la vittoria degli autisti contro il colosso della logistica. Stavolta la decisione è stata presa del giudice Alfonsina Manfredini. La spa della Piana dovrà pagare anche in questo caso gli stipendi dovuti agli autisti in quanto ritenuto committente di un appalto di fatto.

L’avvocatom Antonio Muzzi, si è detto estremamente soddisfatto per l’esito dei procedimenti nell’interesse esclusivo dei lavoratori