Niente riforme dal governo, sciopero per tre giorni dei penalisti lucchesi

20 aprile 2023 | 13:03
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L’astensione fino a domani (21 aprile): prevista anche una riunione nazionale a Roma da dove arrivano, però, alcune aperture

L’Unione delle Camere Penali italiane in astensione per le mancate riforme promesse dal governo. Secondo le regole del codice di autoregolamentazione, sono state sospese le attività giudiziarie penali nei giorni del 19, 20 e 21 aprile. Una richiesta che ha coinvolto anche le camere penali territoriali e di conseguenza anche quella di Lucca.

Oggi (20 aprile), nel secondo giorno di astensione, l’Unione delle Camere penali di Lucca ha deciso di indire una conferenza per spiegare le ragioni della protesta. A presentarle il presidente, l’avvocato Marco Treggi: “La motivazione principale di tale protesta sta nel ritardo da parte del governo dell’inizio delle riforme, da prima delle elezioni annunciate e di quei tavoli che sarebbero stati posti in essere tra magistratura e avvocatura e dovevano iniziare un lavoro importante di riforme liberali. Invece abbiamo assistito a riforme di contenuto populista come quello dei rave che pensavamo appartenessero ad un momento storico ormai passato”.

La protesta sembra aver comunque sortito qualche effetto. “L’astensione ha voluto stimolare l’avvio di questi lavori e di fatto siamo riusciti in questo intento – prosegue l’avvocato Treggi -. Con l’avvio dell’astensione infatti è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un crono programma delle riforme di carattere liberale e delle modifiche dei decreti attuativi della riforma Cartabia, sui quali devono essere posti dei correttivi importanti”.

In particolare, si parla di misure cautelari, di prescrizione, di appello da parte del pubblico ministero, di inoppugnabilità delle sentenze da parte del pubblico ministero e di intercettazioni, oltre chiaramente, della separazione delle cariere. Tema principe, portato avanti dal Ministro Nordio e al centro di un dibattito da parte della Camera penale di Lucca, la scorsa settimana, durante la presentazione del libro “Non diamoci del tu” di Giuseppe Benedetto a palazzo Ducale.

“Altro motivo importante per presentare l’astensione dalle attività penali sono tutte quelle riforme che devono essere oggetto di correttivi immediate – aggiunge Treggi – Come la riforma dell’articolo 581 del Codice di procedura penale. Con la riforma Cartabia è necessario, per poter impugnare una sentenza, di munirsi di un nuovo mandato difensivo e nuova domiciliazione. Questo comporta soprattutto nelle fasce più deboli di popolazione e nelle difese di ufficio, quando la persona difesa si è vista una volta e forse mai, l’impossibilità di poter esercitare il diritto di impugnazione rispetto ad una sentenza che si giudica non corretta e ingiusta”.

Anche su questo punto l’Unione delle Camere Penali ha ottenuto dei risultati, infatti è stata fissata una commissione tecnica da parte del governo, dove interverranno rappresentanti dell’Unione delle Camere penali e rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati, che dovranno porre i correttivi necessari.

“Questi brevemente sono i motivi per cui noi dell’Unione delle Camere penali di Lucca siamo in astensione oggi – conclude -. A breve avremmo una riunione con gli avvocati lucchesi e domani (21 aprile), a Roma, si terrà una riunione nazionale dove ci sarà anche il sottosegretario Paolo Sisto e tutti i rappresentati dell’avvocatura e della politica, per stimolare le riforme liberali che sono state annunciate dal Governo”.