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Valfreddana Recuperi, Sistema Ambiente vince in Appello nel contenzioso contro società di Capannori

29 aprile 2023 | 14:08
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Valfreddana Recuperi, Sistema Ambiente vince in Appello nel contenzioso contro società di Capannori

Benfante srl, attuale Relife recycling srl, che aveva acquisito la partecipazione aveva fatto ricorso contro la gara per l’affidamento dei servizi

Scampato pericolo (per il momento) per Sistema Ambiente e per i neo soci di Iren subentrati da poco al posto di Daneco, per un contenzioso da 2 milioni di euro che pendeva davanti alla corte d’Appello di Firenze. I giudici hanno dato ragione alla partecipata comunale e ora non resta che l’eventuale ricorso in Cassazione per chiudere definitivamente la controversia.

La querelle giudiziaria era stata avviata anni fa da parte della Benfante srl, attuale Relife recycling srl, con sede a Capannori, che aveva proposto appello contro la sentenza del tribunale di Firenze (competente per territorio della controversia) dello scorso anno, che aveva già rigettato le sue tesi. Secondo la società di Capannori le era stata promessa la proroga di alcuni servizi già affidati, senza indire gare, e in quei mesi cioè tra la fine dell’affidamento e la gara (poi però vinta sempre da lei) avrebbe subito danni per circa 2 milioni di euro. Danni che però in aula non sarebbero stati dimostrati e sia i giudici di primo grado sia i giudici di secondo grado hanno rigettato le sue istanze e respinto la richiesta milionaria di risarcimento, a prescindere se queste promesse erano state fatte davvero o meno. Resta solo l’eventuale sentenza della Cassazione per chiudere la vicenda definitivamente.

Il contenzioso

Questi i fatti oggetto del contenzioso arrivato alla sentenza di secondo grado ieri (28 aprile) a firma dei giudici Delle Vergini, Nannipieri e Condemi. La società Benfante srl, acquisiva anni fa la quota di partecipazione di Sistema Ambiente nella società Valfreddana recuperi srl di Capannori, per circa 600mila euro. Nell’atto di cessione delle quote però, secondo i giudici, non era indicato nulla in ordine ad un eventuale proroga-assegnazione dei servizi che erano stati affidati da Sistema Ambiente a Valfreddana (ritiro e trattamento finalizzato al recupero e smaltimento degli imballaggi in materiali misti, degli ingombranti e multimateriale, vendita di carta congiunta). Sistema Ambiente, successivamente, dunque, indiceva sempre con procedura ad evidenza pubblica, una gara per l’affidamento di quei servizi, a seguito della scadenza naturale dei contratti. Gara vinta poi da Valfreddana, che prima aveva i servizi in affidamento. Benfante e Valfreddana proponevano, quindi, prima ricorso al giudice amministrativo avverso la gara ma la domanda veniva rigettata, con sentenza del consiglio di Stato passata in giudicato.

Valfreddana poi partecipava comunque alla gara vincendola e successivamente venivano sottoscritti i contratti di appalto per tutti i servizi, con scadenza anche successiva rispetto a quella di una eventuale proroga. Benfante srl (adesso Relife Recycling e socia di Valfeddana dopo l’acquisto delle quote) proponeva infine giudizio civile nei confronti di Sistema Ambiente, lamentando di aver subito un danno a seguito di una presunta condotta scorretta di Sistema Ambiente, che prima della cessione delle quote avrebbe, sempre a suo dire, rassicurato la società sulla proroga dei servizi senza indire gare. E in aula a riprova della sua tesi aveva esibito una mail dell’amministratore dell’epoca di Sistema Ambiente con tali promesse. Benfante in poche parole affermava di aver subito un danno da circa 2 milioni di euro per l’interruzione del servizio tra la fine dell’affidamento e il rinnovo tramite gara ma tale danno non è stato affatto provato secondo i giudici di primo e secondo grado. Scrive infatti la corte d’Appello di Firenze: “Valfreddana ha comunque continuato di fatto a svolgere i medesimi servizi per conto di Sistema Ambiente, sulla base di contratti di appalto aventi scadenza anche successiva a una eventuale proroga. In sintesi è corretta la valutazione del Tribunale di primo grado circa la carenza di allegazione e prova di elementi specifici a sostegno di un preteso danno conseguente alle lamentate condotte scorrette di Sistema Ambiente nell’operazione di cessione delle quote della Valfreddana”. La società è stata condannata anche a pagare circa 24mila euro di spese legali. Ora resta solo l’eventuale ricorso in Cassazione. Il collegio difensivo delle parti in causa era formato dagli avvocati Gaetano Viciconte, Fabio Puliti, Elisa Burlamacchi e Andrea Dianda.