No Nato e no alle armi a Kiev, flash mob in piazza del Giglio

Manifestazione dell’associazione di ultradestra Vento dell’Est: “Presto in missione umanitaria in Donbass”
No Nato, no armi a Kiev, questo il testo degli striscioni esposti dagli attivisti dell’associazione Vento dell’Est durante il flash mob che si è svolto oggi in piazza del Giglio a Lucca e in altre venti città italiane.



“In perfetta continuità con il precendente esecutivo guidato da Mario Draghi, anche il nuovo governo Meloni prosegue con il coinvolgimento dell’Italia nel conflitto in Ucraina, una scelta decisamente contraria a quello che è il nostro interesse nazionale – afferma Vento dell’Est nel comunicato di rivendicazione dell’azione – La fornitura di armi a Kiev ci rende di fatto cobelligeranti, esponendoci a rischi altissimi in caso di escalation del conflitto e impedendoci di svolgere un qualsiasi ruolo di mediazione. Inoltre le sanzioni si stanno rivelando un vero e proprio boomerang che danneggia più l’Europa, tra aumento dei costi energetici, inflazione e calo delle esportazioni, che non la Federazione Russa“.
“Viene da chiedersi cosa ci sia di ‘sovranista’ – prosegue la nota – nel sottostare pedissequamente a qualsiasi imposizione provenga da Washington, assecondando quella che a tutti gli effetti è anche una guerra contro l’Europa, con lo scopo di separarla dalla Russia e renderla sempre più dipendente dagli Stati Uniti. Purtroppo più passa il tempo e più risulta evidente la volontà della Nato di alzare il livello dello scontro, come testimonia anche la fornitura di proiettili all’uranio impoverito. Per questo riteniamo importante mobilitarsi e far sentire la voce di quella maggioranza della popolazione che vuole la pace e non la guerra. Noi a breve torneremo nei territori del Donbass con una nuova missione umanitaria per dimostrare che dall’Italia non arrivano soltanto armi per l’esercito di Zelensky ma anche aiuti alla popolazione civile”.