Cavatore schiacciato da una lastra, i sindacati: “Tragedia inaccettabile”

Fillea Cgil: “E’ tempo di agire perché certe disgrazie non debbano più succedere”
“Non è più possibile accettare questo tipo di tragedie“. Così la segreteria della Fillea Cgil di Lucca e la Cgil provinciale commentano la morte di un cavatore nel complesso di Orto di Donna a Minucciano.
“Apprendiamo con strazio la notizia che questa mattina un operaio ha perso la vita in un sito di cava nella frazione di Orto di Donna, nel comune di Minucciano. Non è più possibile accettare questo tipo di tragedie – dicono dal sindacato -: è tempo di agire. Da anni spendiamo tempo e risorse per la sensibilizzazione alla sicurezza, adesso è il momento della prevenzione, prevenire affinché certe disgrazie non debbano più succedere. Questo settore ha già pianto fin troppe vite e non è più tollerabile che ciò avvenga. Ci stringiamo intorno alla famiglia e ai cari del lavoratore”.
“Un altro morto sul lavoro che ci porta profondo dolore ma anche tanta rabbia – affermano Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, e Alessia Gambassi, segretaria generale Fillea Cgil Toscana -. Siamo vicini alla famiglia della vittima. I lavoratori del distretto del marmo Apuo Versiliese lunedì 15 maggio si fermeranno per tutta la giornata lavorativa per dare un segnale forte: basta morti sul lavoro. Aspetteremo l’esito delle indagini da parte degli organismi preposti ma diciamo con forza che non possiamo più sopportare che si perda la vita mentre si sta lavorando. Per noi è centrale il tema della sicurezza, ogni infortunio che capita lo viviamo anche come una nostra sconfitta. La soluzione è complessa e passa attraverso la diffusione della cultura della sicurezza, prevenzione, potenziare il presidio del territorio e norme più severe. Devono essere investite risorse per rafforzare le strutture preposte ai controlli”.
“È necessario – aggiungono – promuovere la cultura della prevenzione fin dalle scuole e per tutta la vita lavorativa con aggiornamenti che tengono conto dei continui cambiamenti. La diffusione della cultura della sicurezza possiamo fare in modo che sia un obiettivo realizzabile solo se tutti i soggetti, istituzioni, imprese e lavoratori daranno il loro contributo. Noi ci siamo per dare il nostro. Nel settore le imprese serie ci sono, quelle che fanno formazione e rispettano le regole, ma quelle che non rispettano le regole a partire dalla sicurezza devono chiudere senza se e senza ma”.
“Apprendiamo con tristezza l’ennesima tragedia sui luoghi di lavoro – afferma Daniele Battistini, segretario generale Feneal Uil Toscana -. Come facciamo in ogni occasione, ribadiamo la centralità del tema della sicurezza. In un Paese che vuole definirsi civile come il nostro, non può esserci spazio per pagine di cronaca quotidiana come quella di oggi. Dobbiamo rivendicare con forza e con tutti gli strumenti a nostra disposizione il valore della vita, il valore del lavoro, la tutela dei diritti e il rispetto delle normative. La Feneal Uil Toscana tutta si stringe attorno all’immenso dolore della famiglia”.