Scoperto falso medico: depennato dalla graduatoria Asl

Lavorava a chiamata per l’azienda sanitaria ma non aveva mai conseguito la laurea
Non era nemmeno laureato, ma lavorava, da oltre un anno, per l’Asl Toscana nord ovest come medico necroscopo a gettone. A smascherare il finto dottore, un 30enne lucchese, che per vincere il bando aveva presentato soltanto un’autocertificazione, sono stati i militari del Nas, dopo un esposto presentato negli uffici della Procura.
La direzione aziendale, che ha quindi chiesto al sedicente dottore di produrre il certificato di laurea in Medicina, non ha avuto alcuna risposta, e, pertanto, è intervenuta. Non annullando la graduatoria del bando che aveva portato alla sua assunzione ma depennando il nome del finto medico.
Il falso dottore ha svolto per oltre un anno un incarico “a chiamata” di medicina necroscopica a Lucca. Al riguardo l’Asl spiega che “una volta verificato che la persona non era in possesso dei titoli e dei requisiti prescritti per poter esercitare l’attività, è stata fatta denuncia all’autorità giudiziaria ed è stata adottata la delibera di revoca dell’incarico e di nullità dell’inserimento del nominativo nelle graduatorie dei medici aspiranti ad incarichi per effettuazione di visite necroscopiche. Si fa presente che l’annullamento riguarda solo la presenza di questa persona nell’elenco e non il resto della graduatoria, che rimane valida”.
L’Asl ha anche già intimato al falso medico il recupero dei compensi economici liquidati nel 2022 e inizio 2023, per prestazioni effettuate anche nel periodo della pandemia da Covid: “Si ricorda – sottolinea l’Asl – che le autocertificazioni sono previste dalla legge e devono essere verificate a campione. Si ribadisce che le persone inserite in queste graduatorie aziendali di medici non dipendenti vengono chiamate in caso di bisogno dal personale delle strutture interessate; non si tratta quindi di incarichi continuativi all’interno dell’Azienda. Le certificazioni prodotte dal medico in questione verranno comunque rivalutate da parte del personale Asl”.