Documento Nsa svela: codici segreti e cifrari sono nati in Italia e sono diventati ‘efficaci e seri’ a Lucca

Fra quindicesimo e sedicesimo secolo lo sviluppo decisivo della crittografia è passato dalla città. E grandi professionisti del settore potrebbero essere ancora in attività
Ian Fleming, l’ideatore di James Bond, prima di diventare uno scrittore di successo aveva fatto parte dei servizi segreti britannici e il suo personaggio attingeva a cose che aveva visto e vissuto, rielaborate poi in chiava fantastica. Ma anche a Lucca si potrebbe nascondere qualche 007 mai venuto alla luce.
Codici segreti e cifrari, per l’Nsa (National security agency, l’agenzia per la sicurezza nazionale statunitense) sarebbero nati in Italia e divenuti particolarmente efficaci e seri nel metodo a Lucca nel quindicesimo e sedicesimo secolo. Ad affermarlo non è uno qualunque bensì William Friedman, uno dei più gradi crittografi della storia dello spionaggio americano in un documento ufficiale dell’Nsa, declassificato negli anni scorsi e pubblicato (in parte) sul sito ufficiale dell’agenzia statunitense.

Un edificio intero della sede in Maryland dell’Nsa è dedicato a Friedman e a sua moglie, per la loro attività all’interno dell’agenzia specialmente in merito alla decodificazione dei codici segreti giapponesi dopo l’attacco a Pearl Harbour nella seconda guerra mondiale. Si legge nello storico dossier declassificato: “Gli inizi della crittografia moderna possono essere fatti risalire anche al luogo di nascita della diplomazia moderna. Ci sono pervenuti molti alfabeti cifrati che venivano usati nei messaggi ufficiali del papato così come in quelli delle prime repubbliche italiane. Le cifre erano usate a Venezia fin dal 1226; a Mantova e a Modena già nel 1305; e a Lucca, Firenze Siena, Pisa e Milano ben prima del 1450. Fu anche in Italia, specie a Lucca, a partire subito dopo il 1500, che le operazioni crittografiche vennero organizzate per la prima volta in maniera efficace e scientifica”.
La crittologia, che studia sia la capacità di produrre codici segreti sia di scoprirli, viene utilizzata tuttora non solo dalle agenzie di sicurezza nazionale di tutto il mondo ma anche e soprattutto dal web. Le spiegazioni sul perché proprio a Lucca i codici segreti diventino efficaci e seri possono essere molteplici e dovrebbero essere oggetto di studio da parte degli addetti ai lavori, storici in primis, ma un paio di cose sono note e certamente fanno parte del pacchetto delle spiegazioni. Intanto a Lucca è rimasta attiva per circa 1200 anni una zecca, la prima in Italia, che ha battuto moneta dal 600 al 1800, e poi l’indipendenza della Repubblica di Lucca durata circa 700 anni in contesti a dir poco complessi. E infine il fatto che proprio a Lucca esistevano banchieri di fatto sin dal medioevo e ben prima della nascita delle banche vere e proprie che gestivano il denaro di famiglie italiane molto potenti, sicuramente dei Medici di Firenze, come una Svizzera ante litteram. Tutti questi fattori, più altri che andrebbero ricercati, potrebbero aver avuto un ruolo nell’esigenza a Lucca di creare codici segreti sempre più sofisticati e quindi “seri ed efficaci”.
Ma c’è di più. Lo studio dell’Nsa declassificato accenna in alcuni passi anche al contributo di alcuni italiani (forse anche lucchesi) durante la seconda guerra mondiale e nei primi anni della guerra fredda nella crittologia moderna vera e propria. Si legge infatti nel prezioso documento: “Nulla è stato ancora detto su ruoli segreti ma piuttosto importanti di crittografi e esperti di crittologia italiani che hanno giocato la loro parte nelle relazioni internazionali, in pace e in guerra, rispetto agli affari sia diplomatici sia militari”. I motivi stavolta possono essere facilmente intuibili: alcune di queste persone seppure molto anziane potrebbero essere ancora in vita, di sicuro lo sono figli e nipoti, e se hanno contribuito o stanno contribuendo alla creazione e analisi di codici segreti e cifrari ma da “collaboratori esterni” dell’Nsa o della Cia hanno chiaramente diritto a restare anonimi per lungo tempo se non per sempre.
Sono tanti i segreti che la storia di Lucca nasconde e che non sono stati ancora svelati ma solo intuiti e accennati. Alcuni forse non saranno mai scoperti ma altri probabilmente col tempo emergeranno e allora si dovrà riscrivere la storia della città di Lucca. Forse.