Sfruttamento e tratta di esseri umani, 7 casi segnalati a Lucca

13 giugno 2023 | 16:01
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Sfruttamento e tratta di esseri umani, 7 casi segnalati a Lucca

Sono state 203 le situazioni gestite dal sistema toscano

567 chiamate per 203 situazioni di sfruttamento, di tipo lavorativo e sessuale. Questi alcuni dati del numero verde del progetto Satis, sistema antitratta toscano interventi sociali, presentati oggi (13 giugno) a Firenze. A Lucca risultano 7 casi segnali, altri due a Viareggio.

Il progetto, promosso dal Comune di Viareggio in collaborazione con la zona Distretto Versilia e in sinergia con la Regione e cofinanziato dal Dipartimento pari opportunità della presidenza del consiglio dei ministri, è anche impegnato nella realizzazione di programmi di assistenza e integrazione sociale, azioni di emersione, identificazione e prima assistenza, e strategie di prevenzione, protezione e reinserimento socio-lavorativo delle vittime.

I numeri

In 63 casi il progetto Satis è dovuto intervenire per sfruttamento di tipo lavorativo, in 133 occasioni è stato chiesto aiuto per sfruttamento sessuale su strada, cinque persone vittima di sfruttamento sessuale in appartamento e due casi di matrimoni forzati. Guardando alla suddivisione per nazionalità, sul fronte della prostituzione femminile ci sono state ben 67 donne nigeriane a essere prese in carico dal sistema antitratta, per quanto riguarda lo sfruttamento lavorativo troviamo otto uomini originari dell’Afghanistan, altrettanti dal Pakistan e altri otto dal Bangladesh.

Per lo più a chiamare il numero verde sono le istituzioni che fanno parte della rete Satis, cioè Comuni e Società della Salute delle varie province della Toscana, oltre ad associazioni e cooperative sociali. Le telefonate provenienti da questi soggetti nel 2022 sono state 377. Le richieste d’aiuto poi in 13 casi sono state degli amici delle vittime, 68 volte gli stessi sfruttati, e poi forze dell’ordine, servizi sociali, sistema antitratta nazionale e privato sociale.

Infine i territori di emersione. A Firenze nel 2022 ci sono state 51 vittime di sfruttamento, segue Prato con 33 casi, Pisa con 24, a Pontedera ce ne sono stati 18, 16 a Montecatini e 13 a Pistoia. Chiudono la classifica Arezzo con 12 vittime, Empoli con 11, 7 a Lucca, 5 a Livorno, 3 a Massa Carrara e due a Viareggio.

L’attività del progetto Satis mostra la centralità del numero verde come punto di accesso al sistema per la segnalazione delle vittime e il coordinamento della successiva presa in carico. Numero che da oggi cambia e diventa 800/600.500 (ricordiamo che è gratuito, anonimo e in funzione h24), oppure da Lyca Mobile 055/365612. Un cambiamento che corrisponde anche a una specifica campagna di comunicazione da parte di Satis Toscana, con opuscoli e depliant realizzati in molte differenti lingue.

Le dichiarazioni

“I casi di tratta e di sfruttamento sono lesivi di ogni principio di dignità umana – dichiara l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli – Per questo – prosegue – è importante un progetto come questo che interviene laddove i diritti fondamentali di ogni essere umano vengono calpestati. Negli ultimi mesi, inoltre, in occasione degli sbarchi nei porti toscani di migranti salvati in mare dalle navi delle ong, si è ulteriormente confermato prezioso”.

“Crediamo che la Toscana sia sulla strada giusta, imboccata già da tempo, per garantire diritti e dignità ad ogni persona, a partire dal lavoro, che non può e non deve essere sfruttamento. Per questo siamo impegnati anche in un nuovo progetto contro lo sfruttamento lavorativo, il progetto Soleil. Toscana terra di diritti significa in primo luogo essere terra capaci di contrastare fenomeni come questi, consentire a tutti e tutte di ‘liberarsi’ da sfruttamento e tratta”, osserva l’assessora al lavoro Alessandra Nardini.

“Satis è un servizio solido, di grande esperienza e per questo prezioso, che svolge un compito delicato e per cui servono professionalità altamente formate, dinamiche e pronte a intervenire per dare sostegno a quei soggetti che spesso nessuno vede – spiega Alessandro Campani, direttore Zona Distretto Versilia – Satis conosce queste persone e i suoi bisogni, attua misure multidisciplinari e multilivello alle persone che prende in carico ed è in grado di attivarsi anche in emergenza com’è avvenuto durante la pandemia per distribuire pacchi alimentari a chi non avendo più reddito dalla strada era in gravissime difficoltà. O come negli ultimi mesi per una rapida identificazione delle vittime, in affiancamento al personale medico, della protezione civile e delle forze dell’ordine in occasione degli sbarchi nei porti toscani di Livorno e Carrara”.