Imprenditore e consigliere comunale aggredito e derubato del Rolex insegue con l’auto i due ladri in fuga

Gaetano Spadaro era appena uscito dal Comune di Capannori dove aveva partecipato alla festa della polizia municipale. Con la sua Mercedes ha cercato di fermare i malviventi: “Chiederò all’amministrazione massimo impegno affinché simili episodi non accadano più a nessuno”
Lo hanno seguito, appena uscito dal palazzo comunale di Capannori, dove l’imprenditore e consigliere comunale della Lega, Gaetano Spadaro, aveva partecipato alla festa per l’anniversario di fondazione della polizia municipale. Spadaro ha avuto appena il tempo di attraversare la zona di mercato e dirigersi a piedi verso la piscina comunale, dove era parcheggiata la sua Mercedes: è stato allora che alle sue spalle si è avvicinata l’auto dei malviventi. A bordo un uomo, che era alla guida, e una donna che ha finto di chiedere informazioni al consigliere comunale. In quell’attimo, Spadaro ha aperto la portiera della sua auto, dando con cortesia una risposta ma all’improvviso la donna è scesa e, senza che potesse reagire, gli ha strappato dal polso il Rolex del valore di circa 25mila euro.
I ladri sono fuggiti con l’auto a tutta velocità ma Spadaro non ha esitato: pur ferito lievemente si è messo alla guida della Mercedes e ha inseguito i ladri per le strade del centro di Capannori. Ex pilota e determinato a far catturare i malviventi, mentre li seguiva, ha dato l’allarme ai carabinieri. Giunto nella zona di piazza Garibaldi, però, i due hanno fatto perdere le loro tracce.
“Sono convinto che mi avessero notato mentre uscivo del Comune e che mi abbiano seguito fino alla mia auto – racconta Spadaro -. Quando meno me lo aspettavo mi sono trovato la loro vettura a fianco. La donna mi ha chiesto informazioni proprio nel momento in cui mi accingevo a salire sulla mia Mercedes. E’ stato davvero un attimo: con una destrezza che mi ha lasciato di stucco è riuscita a strapparmi l’orologio dal polso, a salire di nuovo sull’auto e a fuggire con il complice. Io mi sono subito messo all’inseguimento mentre con il cellulare ho chiamato i carabinieri che si sono subito attivati. Purtroppo, poco dopo, ho perso le loro tracce: era troppo rischioso inseguirli nelle strade di Capannori e ho desistito”.
Resta, nemmeno troppo sullo sfondo, una grande amarezza: “Episodi come quello che mi è accaduto, fanno veramente preoccupare, per il modo e il contesto in cui vengono compiuti – commenta Spadaro -: era appena uscito dal Comune dove era in corso la festa della polizia municipale. Non siamo veramente più liberi di fare niente: è necessario che il governo si adoperi con adeguate risorse a fornire gli strumenti necessari a potenziare la vigilanza sui territori. Porterò alla prima occasione utile il caso in consiglio comunale, chiedendo all’amministrazione il massimo impegno a mettere in campo azioni efficaci di contrasto alla microcriminalità. Fa male pensare che fatti simili possano verificarsi in pieno giorno e nel cuore di Capannori”.
Intanto, i carabinieri indagano per dare un volto e un nome ai due ladri, probabilmente originari dell’Est, a giudicare dall’accento con cui la donna si è rivolta a Spadaro: “Verranno visionate le telecamere di videosorveglianza, nella speranza di trovarvi elementi utili alle indagini”.