Calci e pugni agli impiegati delle banche: condannato rapinatore

Tre anni e dieci mesi per i colpi a Lunata e Marina di Massa
Condannato in via definitiva a 3 anni e 10 mesi di reclusione il più giovane di una banda che nel 2019 aveva messo a segno due colpi con modalità anche cruente. Il giovane originario di Massa Carrara era stato arrestato lo stesso anno dalla polizia di Lucca su ordine degli inquirenti insieme ai suoi due complici, giudicati e condannati separatamente, e ora nei giorni scorso è arrivato il giudizio definitivo di colpevolezza da parte dei giudici della suprema corte di Cassazione.
Il giovane rapinatore, secondo l’accusa, faceva parte di una banda specializzata in colpi in banca e avrebbe compiuto, insieme ai si suoi sodali, tra aprile e luglio del 2019, due rapine, una a Capannori e l’altra a Massa in due istituti bancari. Questo procedimento giudiziario a suo carico, ora concluso, riguardava infatti due rapine messe a segno il 30 aprile del 2019 a Lunata di Capannori, alla Cassa di Risparmio di Volterra ed il 5 luglio al Monte dei Paschi di Siena di Marina di Massa. Il modus operandi utilizzato dai rapinatori per farsi consegnare il denaro consisteva in minacce e colpi con calci e pugni agli impiegati.
Uno di questi aveva riportato lesioni in varie zone del corpo. Un modus operandi particolarmente efferato e con violenze spesso gratuite era per i giudici il marchio di fabbrica della banda di cui faceva parte il giovane condannato in via definitiva. La banda aveva escogitato un articolato disegno criminoso che prevedeva numerose rapine nelle province dell’alta Toscana ed in particolare in quelle di Lucca, Pisa e Massa, ma anche in Liguria, in provincia di La Spezia. La corte d’Appello di Firenze, con sentenza del 2 dicembre 2021, in parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Lucca il 13 gennaio 2021, aveva dichiarato non doversi procedere nei confronti del giovane per un solo capo di imputazione, porto ingiustificato di coltello e aveva rideterminato la pena di primo grado in 3 anni e 10 mesi di reclusione e 900 euro di multa in relazione ai reati di rapina aggravata, lesioni aggravate e tentate lesioni aggravate. Il giovane rapinatore è stato condannato anche a 3mila euro di ammenda. Altre indagini e procedimenti giudiziari, per altre ipotesi di reato e altre vicende, sono ancora in corso in altri Tribunali.