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Mercato del Carmine, il tribunale sospende le ordinanze di sgombero dopo i ricorsi di due attività

30 giugno 2023 | 12:13
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I legali dei commercianti hanno chiesto di bloccare gli atti del Comune. A metà luglio l’udienza per la decisione

Non ci sarà, almeno per ora, lo sgombero di due delle attività che occupano i cinque fondi al Mercato del Carmine che devono essere liberati, secondo quanto ha intimato il Comune con relative ordinanze, entro il prossimo lunedì (3 luglio). E’ l’effetto del provvedimento del tribunale ordinario di Lucca che, a seguito del ricorso presentato dai titolari del Bar del Sole e della macelleria Simonetti, Monica Marcone e Marcello Simonetti. Gli avvocati delle due attività, Anna Cordoni e Angelita Paciscopi, si sono rivolte con ricorsi urgenti al tribunale, sollevando questioni di ‘nullità’ degli atti comunali, per le quale è competente la giustizia ordinaria. Sostanzialmente, i legali sono ricorsi al tribunale ordinario eccependo che le ordinanze del Comune sarebbero nulle.

E il giudice di Lucca, accogliendo i due ricorsi, ha ordinato al Comune di “sospendere l’esecuzione dei provvedimenti di sgombero” relativamente alle due attività che si sono decise ad apporsi ai provvedimenti. Per il giudizio sul merito dell’intera questione si dovrà attendere l’udienza, che dovrebbe svolgersi entro la metà di luglio e in cui dovrà comparire anche l’amministrazione comunale, per difendere le proprie posizioni. Sarà questa la sede in cui si deciderà se effettivamente gli atti impugnati sono da considerare nulli o meno. Il giudice, esaminando la vicenda nel merito, potrebbe anche ribaltare la situazione.

Secondo quanto appreso, nella sospensiva il giudice riconoscerebbe che sono state sollevate questioni “a sostegno della radicale nullità” delle ordinanze di sgombero firmate da Palazzo Orsetti. Dal canto loro, gli amministratori potranno far valere le proprie posizioni: fin dall’inizio della vicenda hanno sempre ricordato che sull’intera questione incombe una spada di Damocle: il cantiere di riqualificazione del Carmine deve infatti partire entro la fine del mese di luglio, pena la perdita del maxi finanziamento ottenuto dal Pnrr. 

Per le due attività che hanno presentato ricorso, e per le quali nessuna alternativa percorribile si era profilata all’orizzonte, si tratta di una “buona notizia”. “Il tribunale di Lucca – spiegano i commercianti interessati – ha ordinato al Comune di sospendere la esecuzione dei provvedimenti di sgombero che ordinavano loro di liberare gli immobili da essi detenuti. Il giudice ha emesso un provvedimento ‘inaudita altera parte’ affermando che esso ‘reca verosimili ragioni a sostegno della radicale nullità delle stesse’, fissando la comparizione delle parti in udienza per metà luglio. I titolari delle attività esprimono ai propri legali il loro ringraziamento per quanto fatto sino ad ora”. Lo stop allo sgombero, formalmente, riguarda soltanto due delle 5 attività. Le altre tre avrebbero deciso di percorrere altre strade.

I provvedimenti del Comune, come noto, erano stati inviati alle attività via pec, spiegando che era necessario liberare gli immobili per far partire i lavori di riqualificazione del complesso, per il quale sono stati ottenuti fondi del Pnrr. Un maxi finanziamento nel quale si fissa come termine perentorio per il via al cantiere la fine del mese di luglio. In ballo ci sono 4 milioni di euro. Nelle ultime settimane, erano seguiti alcuni incontri con l’amministrazione comunale, intenzionata ad accompagnare le attività nella ricerca di soluzioni alternativi. Ad esempio era stato firmato un atto che consentiva di trasferire le licenze dei 5 negozi in altre zone del centro storico, con l’obiettivo di mantenerle attive sempre all’interno del cuore cittadino. Il concessionario aveva anche proposto un trasloco nei locali della Chiesa, ma la soluzione prospettata non era stata ritenuta percorribile da alcune delle attività coinvolte, due delle quali, alla fine, si sono risolte a dare mandato ai propri legali di presentare ricorso per impugnare gli atti del Comune.