Revoca della concessione, il Real Academy Lucca fa ricorso al Tar. Il presidente: “Ci è stato affidato un impianto ridotto a discarica. Gli abusi? Ho avuto i permessi”
Polonia ricostruisce la sua versione dei fatti e si difende: “Mi aspettavo che oggi venissero a parlarmi gli amministratori per trovare una soluzione bonaria: ora deciderà il tribunale
Al tavolo della sala del centro sportivo ci sono delle sedie che restano vuote per tutto il tempo. Claudio Polonia le indica ai giornalisti convocati all’impianto sportivo di via Tognetti a San Cassiano a Vico e dice che sono quelle sulle quali il Real Academy Lucca contava che si sedessero gli amministratori o tecnici del Comune, prima di tutto l’assessore allo sport Fabio Barsanti, ma i quali però oggi pomeriggio (10 luglio) non hanno risposto all’invito del presidente della società sportiva, a cui è stato deciso di revocare la concessione lo scorso 3 luglio. Secondo il Comune, infatti, i lavori effettuati all’impianto non sarebbero conformi alla convenzione siglata e costituirebbero “abusi edilizi”. Contro quell’atto, adesso, il Real Academy annuncia il ricorso al Tar: “Ho dato mandato al nostro legale di tenere fermo l’atto fino a questa sera (10 luglio, ndr) alle 20, nella speranza che oggi potesse essere l’occasione di un confronto con l’amministrazione, invece mi ritrovo a fare un monologo”.
Affiancato dal direttore generale Antonio Bongiorni, Polonia torna a difendersi, dando la sua versione dei fatti e sostenendo di aver ricevuto un impianto con numerosi problemi e difformità: “Era il 2 luglio 2021 quando ci siamo aggiudicati il campo – ricorda Polonia -: era una discarica a cielo aperto. Non sono parole senza riscontro, noi abbiamo la documentazione. Siamo partiti in piena pandemia, ho dovuto sistemare alla meno peggio il campo, poi abbiamo fatto la campagna per il diritto allo sport: 200 ragazzini che si sono allenati gratuitamente. Aumentando i giovani da 16 a 200 si è dovuta creare una tensostruttura, di cui ho le autorizzazioni presentate a novembre. Una struttura che è comunque precaria: il titolo di grandezza non dà il titolo di non precarietà di un’opera”.
Al centro delle contestazioni del Comune ci sarebbero anche alcune opere legate alla realizzazione di due campi da padel ma Polonia insiste: “Il Comune ci ha consegnato una struttura priva di legittimità urbanistica, in poche parole abusiva. L’ente pubblico ha messo a gara il bando: io ho partecipato alla gara e me lo sono aggiudicato. Se una persona indigente ottiene un alloggio popolare chiede se c’è l’abitabilità o ne entra subito in possesso senza farsi troppo domande? Potrei dire allora di essere stato truffato del Comune di Lucca perché ho fatto delle migliorie su una struttura poi risultata abusiva”. A quel punto, sempre secondo quanto ricostruisce Polonia, viene presentato il permesso a costruire per le “migliorie”, dice, all’impianto: “Presento il permesso a costruire e loro hanno chiamato il mio tecnico chiedendo di revocarlo perché non c’era la conformità urbanistica. Ci consigliano allora di presentare una Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata, ndr), cosa che abbiamo fatto. Il 7 marzo una persona informa il Comune che stiamo realizzando delle opere e il giorno dopo me ne chiedono conto. Il 15 febbraio però c’era stato il nulla osta dell’ufficio edilizia sportiva, che però non ci è mai stato trasmesso. Come mai? Dopo venti i giorni arrivano i vigili, fanno il sopralluogo e il 28 aprile c’è l’avvio del provvedimento di revoca della concessione. Io sto però già realizzando le opere previste dalla concessione. Non ho fatto una piscina o un lago per la pesca sportiva, ma dei campi di padel, che non sono altro che una variante del tennis”.
Il presidente del Real Academy Lucca torna a spiegare anche di aver presentato una richiesta di visionare gli atti e le contestazioni: “Ho fatto più volte l’accesso agli atti, cosa che non mi è mai stato concesso: la prima volta mi dicono che si tratta di un iter endoprocedimentale, la seconda volta mi dicono che gli atti sono stati inviati alla autorità giudiziaria. Siamo al 10 di luglio e io ancora non risulto una persona indagata per aver commesso un abuso edilizio. Non ho ancora una notifica”.
Prima di arrivare ad oggi, un confronto con l’amministrazione c’era stato: “Il 5 giugno – racconta Polonia – ci siamo incontrati con il Comune ma non hanno voluto sentire ragioni e il 3 luglio mi è arrivata la revoca della concessione. Secondo me, peraltro, siamo fuori dai termini amministrativi: il procedimento è del 28 aprile, dopo i quali vengono dati 60 giorni e il 3 luglio i 60 giorni erano ampiamente passati. Ma anche questo sarà oggetto di ricorso al Tar”.
Polonia, poi, punta il dito: “L’assessore Barsanti, inoltre, a marzo – ha sostenuto il presidente del Real Academy Lucca -, ha convocato tutte le società calcistiche lucchesi, tranne noi, informandole che al 30 giugno ci sarebbe stata revocata la concessione. Se c’è un interscambio fra uffici e Real Academy Lucca per cercare una soluzione con quale certezza si è potuto dire alle altre società che ci avrebbero revocato la concessione? In una conferenza stampa del 23 giugno l’assessore fa solo i nomi di due società, il nostro e quello del Montuolo, cui è stata revocata la concessione per altri motivi, proprio alla vigilia dei tesseramenti, che partivano il 3 luglio, a nostro svantaggio e a vantaggio di quelle società il cui nome viene a tutt’oggi celato. Il 23 giugno Barsanti ha annunciato che avrebbe dato il via a una ricognizione sui campi sportivi, partendo proprio da un mio esposto che segnalava la difformità urbanistica di diversi impianti del territorio. Ma durante l’assessorato lui, evidentemenre, la ricognizione l’aveva già fatta, girando tutti i campi di Lucca, promettendo anche fondi a qualcuno: per aggiustare la caldaia o la recinzione per esempio. Noi abbiamo messo mano al portafoglio per riparare la caldaia, che ci è stata consegnata senza condensatore e l’irrigazione e fatto delle migliorie. Questi lavori che Barsanti promette non è forse che rientrano fra le migliorie proposte dalla società su base di gara?”.
Ora la decisione spetterà al Tar, al quale la società è intenzionata a rivolgersi: “Ho digitalmente il ricorso al mio legale – spiega Polonia -, ho detto di tenerlo fermo fino ad oggi alle 20. Se fosse venuto qualcuno dell’amministrazione avremmo cercato una soluzione bonaria. Loro vanno avanti e io vado loro dietro. Di certo – aggiunge – io non smonto nulla, di sicuro non al 3 agosto. Nel caso andremo a chiedere spazi tempo per allenamenti e partite. Alcuni ragazzi hanno già firmato per altre società. Non gli do torto: un genitore fa le sue valutazioni. Avrebbero potuto attendere, se davvero credevano nel progetto Real Academy. Quello che ho notato sono azioni di sciacallaggio di altre società. Ad oggi siamo una trentina di tesserati, visto il lavoro da dicembre a oggi di Bongiorni, direttore generale, e Picchi, direttore sportivo. Siamo fiduciosi nella risposta del Tar”.
“L’assessore – ha proseguito – ha detto che non si possono fare feste su campi sportivi. Ma l’ho visto a una cena al San Macario della pallavolo e anche a Sant’Angelo, alla pista di pattinaggio, si fanno delle feste. Ho provato a contattarlo più volte, anche su consiglio del sindaco. Gli ho mandato anche un messaggio che non ha avuto risposta”.
Intanto cosa succede in casa Real Academy? “Alcuni ragazzi hanno già firmato per altre società – spiega ancora Polonia – Non gli do torto: un genitore fa le sue valutazioni. Certo, avrebbero potuto attendere se davvero credevano nel progetto Real Academy. Quello che ho notato sono azioni di sciacallaggio di altre società, che hanno messo urgenza nel tesseramento. Ad oggi siamo una trentina di tesserati, un dato un po’ basso, visto il lavoro da dicembre a oggi fatto da dg Bongiorni e dal ds Picchi. Siamo fiduciosi nella risposta del Tar, in caso contrario come è nostro diritto andremo a chiedere all’amministrazione spazi tempo in altri impianti sportivi per allenamenti e partite”.
Un appello arriva anche da Antonio Bongiorni, direttore generale della società e già capitano della Lucchese Calcio negli anni dal 1975 al 1977: “Abbiamo fatto degli investimenti – spiega – prendendo importanti allenatori per contrastare altre grandi società del territorio, come ad esempio Salvatore Polverino, che ha allenato anche in serie B e serie C. Non capisco come mai non si riesca a trovare un accordo: per questo chiedo un incontro fra l’amministrazione e il Real Academy che dia la possibilità a questi ragazzi di fare sport”. “Mi dispiace – prosegue – che la Lucca sportiva abbia avuto delle delusioni come per esempio del asket. Non capisco poo come mai a Lucca non si riesca a fare un torneo nazionale e internazionale di calcio. Mi ricordo quando ero all’Atalanta che c’era un torneo, il Gabrielleschi, per cui venivano da tutte le parti d’Italia. Non si capisce poi come mai non si riesca a fare la finale del Settembre Lucchese allo stadio Porta Elisa. Sono decenni che a Lucca non viene fuori un calciatore professionista, un allenatore di serie A o B o come ma non ci sia un calciatore di Lucca nella prima squadra della Lucchese. Chiedo, e lo ripeto, un tavolo in cui si possa discutere di soluzioni, lasciando fuori le questioni personali. Sono venuto qui per fare calcio, voglio continuare a fare calcio”.