Spedizione punitiva per il mancato pagamento della droga: sei arresti

12 luglio 2023 | 12:25
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Spedizione punitiva per il mancato pagamento della droga: sei arresti

L’episodio risale allo scorso anno. In carcere anche un uomo di origine albanese residente in provincia di Lucca

Sei misure cautelari per tentato omicidio e spaccio di droga sono state eseguite dai carabinieri di Montecatini Terme.

L’attività investigativa, che ha impegnato i militari dell’Arma per oltre sette mesi, è stata coordinata dalla procura di Pistoia ed è partita lo scorso 13 novembre quando al 112 furono segnalate urla e colpi di arma da fuoco provenienti una casa di via Lima ad Anchione, frazione di Ponte Buggianese.

Quattro sono finiti in carcere, nelle province di Pistoia, Massa Carrara e Lucca, Trento e Bolzano, due ai domiciliari. Si tratta di cittadini di origine albanese ai quali sono stati sequestrati una pistola, 11 chili di cocaina del valore di oltre 2,5 miliore di euro, vario materiale telematico e un’auto utilizzata per trasportare la droga e la fuga dopo la sparatoria.

Nell’immediatezza dei fatti i militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Montecatini intervennero nello stabile, non rivenendo sul posto, in un primo momento, elementi utili alle investigazioni. Elementi interessanti sono arrivati, invece, dal pronto soccorso dell’ospedale di Pescia, dove è stata segnalata la presenza di un uomo di origine marocchina ferito da un colpo d’arma da fuoco.

Grazie anche ad alcune testimonianza si è ricostruita la dinamica dei fatti e sono stati acquisiti elementi a carico di tre persone che, presentatesi nella abitazione della vittima, dopo aver ottenuto l’apertura della porta di ingresso, gli avrebbero sparato a distanza ravvicinata, con tutta probabilità per punirlo sper il mancato versamento di una somma di denaro legata allo spaccio.

Il presunto mandante della sparatoria era stato arrestato ai confini con l’Austria poiché trovato in possesso di circa undici chili di cocaina, acquistata in Belgio ed occultata all’interno della stessa autovettura già utilizzata, tra l’altro, anche per assicurarsi la fuga dopo il ferimento della vittima del tentato omicidio.