Giovane ucciso da un consigliere comunale a Voghera, Della Nina: “Nei miei post nessun intento discriminatorio”

L’esponente politico: “Il mio intento era ribadire che quello che qualifica una persona sono i suoi comportamenti e non la sua provenienza”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo del consigliere comunale de La Porcari che vogliamo, Massimo Della Nina, un fatto che risale al luglio di due anni fa.
Lo pubblichiamo integralmente
Il 23 luglio di due anni fa pubblicai un post sulla mia pagina personale Facebook, in cui espressi, con toni sicuramente forti, il mio pensiero sulla reazione emotiva pubblica che stavo in quei giorni leggendo in ordine al fatto di cronaca accaduto a Voghera il 21 luglio 2021. In tali circostanze perse la vita il giovane Youns El Boussettaoui, ucciso da un colpo di pistola, esploso da un amministratore locale.
A distanza ormai di due anni mi preme fare chiarezza sul contenuto di quel post sicuramente sfortunato e frainteso, tacciato di significati discriminatori e/o addirittura razziali.
Da sempre, nutro un’innata antipatia verso l’estremizzazione del cosiddetto “politically correct” che, a mio avviso, spesso conduce a risultati paradossali e a “censure” ingiustificate: a mio avviso, ogni dato fattuale dovrebbe poter essere affermato tanto liberamente quanto onestamente, senza timori di accezioni negative.
Per tali ragioni, poiché in molti articoli e commenti che ebbi modo di leggere in proposito a tale fatto, registrai una sorta di pudore, quasi di imbarazzo, ad affermare la nazionalità della persona rimasta uccisa – cosa per me incomprensibile, in quanto era chiaro che il tema era tutt’altro e completamente scisso da essa – nel post del 23 luglio 2021 feci riferimento alla nazionalità marocchina del signor El Boussettaoui, solo per dire, appunto, che il fatto che fosse di nazionalità marocchina si poteva dire senza inutili pudori e che, in ogni caso, ciò che qualifica una persona sono i suoi comportamenti e non la sua provenienza.
Il riferimento all’origine etnica di Youns El Boussettaoui da me fatto nel post in questione, pertanto, non intendeva esprimere alcuna valenza dispregiativa o discriminatoria e, soprattutto, ripeto, con esso non intesi collegare le condotte riportate dagli articoli di cronaca alla provenienza e alla nazionalità di chicchessia.
Quindi, esclusi categoricamente, e lo ribadisco oggi, qualsiasi significato discriminatorio e/o dispregiativo nei confronti della nazionalità e della provenienza del signor El Boussettaoui e ricordo che nel mio post espressi immediato dispiacere verso l’intera comunità marocchina che in quei giorni piangeva un morto.
Mi preme anche chiarire che, con il mio post, non intesi mai giustificare il gesto di chi impugna una pistola e spara, né era mia intenzione augurare la morte a chicchessia perché non faceva e non fa parte del mio pensiero e non rispecchia la mia personalità.
Infatti, non volli intervenire e/o esprimere giudizi sul fatto di cronaca in sé, bensì solo sulla reazione che parte dell’opinione pubblica stava esprimendo “a caldo” su di una vicenda appena accaduta, che, da quanto leggevo in quei giorni, a me appariva più complessa ed involgente temi giuridici e drammi personali più ampi rispetto a quanto leggevo, auspicando che tutti attendessero il giudizio della Magistratura.
Nel rispondere a prese di posizione molto forti, sentii l’esigenza di utilizzare a mia volta toni forti, che evidentemente fecero la sfortuna del mio intervento. Mi dispiace se la famiglia del signor El Boussettaoui si è sentita offesa dal mio post, e se qualcuno, in quanto da me scritto, ha tratto significati discriminatori, che ribadisco non esservi stati e da me da sempre rigettati.