Precipita dal capannone di una ditta di lavorazione del marmo: muore impresario edile di 46 anni

27 luglio 2023 | 11:29
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Precipita dal capannone di una ditta di lavorazione del marmo: muore impresario edile di 46 anni

Tragedia in una azienda di Pietrasanta. Ha ceduto parte della copertura

Tragedia all’interno di una ditta di lavorazioni di marmi e graniti, in località Pontenuovo, a Pietrasanta. Un impresario edile di 46 anni di Pietrasanta, Alessio Pellegrini, è morto dopo essere caduto, per cause ancora da accertare, da un’altezza di circa 9 metri all’interno della ditta Savema. Stando ad una prima e ancora sommaria ricostruzione, il 46enne, titolare di una ditta edile, si trovava sul tetto del capannone per effettuare alcuni interventi nell’ambito del rifacimento della copertura, quando è scivolato per motivi da capire ed è precipitato al di sotto.

Per la vittima non c’è stato purtroppo niente da fare. I soccorritori, giunti immediatamente sul posto, lo hanno trovato in arresto e hanno tentato tutte le manovre rianimatorie ma non c’è stato niente da fare. Intervenute l’automedica nord e l’ambulanza della Misericordia di Viareggio.

La lavorava per una ditta edile: secondo quanto ricostruito dal personale della prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Asl, l’operaio è salito con il cestello sul tetto del capannone per un intervento manutentivo ma all’improvviso parte della copertura ha ceduto. La vittima aveva regolarmente la cintura ma, secondo le prime ipotesi, non sarebbe stata ancorata.

Si tratta purtroppo dell’ennesima morte bianca. Paolo Capone, segretario generale Ugl e Giuseppe Domenici, segretario regionale hanno espresso il cordoglio del sindacato alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita sul posto di lavoro, a causa di una caduta da un’altezza di circa nove metri all’interno della Savema, una delle ditte più importanti di marmi e graniti che ha sede in località Pontenuovo, lungo l’Aurelia, nel comune di Pietrasanta in provincia di Lucca. “Ci troviamo, per l’ennesima volta, di fronte ad una strage inaccettabile – affermano -. Un’ulteriore morte che si aggiunge alle 1.090 vittime del 2022 denunciate all’Inail. Come sindacato Ugl, pertanto, chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di attuare interventi con il fine di intensificare i controlli sui posti di lavoro. È fondamentale, inoltre, rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie”.

“Attendiamo – dicono Daniele Battistini di FenaulUil, Lorenzo Sichei di Filca Cisl e Michele Mattei di Fillea Cgil – che le verifiche degli organi preposti chiariscano le dinamiche della vicenda e ci stringiamo intorno al dolore della famiglia e dei cari di Alessio. Quella di Alessio è una morte che si aggiunge alle numerose vittime che il settore dell’edilizia registra, un settore che vede il dato degli infortuni continuare a crescere, soprattutto in questa fase in cui i vari incentivi statali hanno fatto aumentare il numero degli addetti. Crediamo che in questa triste storia, ognuno di noi debba portare il proprio contributo, a partire dai titolari delle imprese, dalle associazioni industriali, dalle organizzazioni sindacali, dai lavoratori e dalle lavoratrice fino ad arrivare agli organi preposti al controllo. Dobbiamo potenziare la rete degli Rls e degli Rlst, questa figura deve assumere un ruolo sempre più centrale in questo settore ed a questa figura devono essere conferiti i giusti strumenti per poter svolgere quel ruolo.E’ questa la strada da percorrere se vogliamo invertire questo continuo trend di infortuni mortali nel campo edile. Chiediamo pertanto, fin da subito, l’apertura di un tavolo con tutti i soggetti direttamente interessati, volto al mettere in campo, tutti insieme, una serie di iniziative e di interventi che tutelino la salute dei lavoratori e che pongano la giusta attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
E la seduta del Consiglio regionale di oggi è cominciata con un minuto di silenzio chiesto dal presidente Antonio Mazzeo “in memoria di un operaio di 46 anni che ha perso la vita questa mattina a Pietrasanta mentre stava lavorando. È un’altra vita che si è spezzata mentre svolge il suo lavoro e penso che questo debba scuotere la coscienza di ciascuno di noi, di chi ha la possibilità essendo al Governo di cercare di migliorare le cose, di chi come noi può normare. Non è possibile che si continui a morire andando nel luogo massimo della dignità, che è il posto di lavoro. Mando un pensiero da parte di tutti voi ai familiari, ai conoscenti, ai colleghi, ai datori di lavoro, ma anche agli amministratori pubblici di un territorio che spesso è toccato da fatti così tragici”.

“Diverse forze politiche mi hanno segnalato quanto accaduto – ha proseguito il presidente Mazzeo – e spesso noi ci fermiamo nel silenzio, ma dovremmo cercare tutti di trovare modi, forme, perché questi numeri, che sono sempre crescenti possano diminuire. Fino a quando anche soltanto una persona morirà sul luogo di lavoro, noi dobbiamo sentire addosso il peso di quella responsabilità”.

A margine il presidente ha voluto ribadire le più sentite condoglianze e la vicinanza di tutta l’Assemblea legislativa della Toscana alla famiglia dell’uomo che ha perso la vita, ai suoi conoscenti e alla comunità di Pietrasanta e al settore marmifero. “C’è bisogno che tutti – ha concluso il presidente Mazzeo – siano coinvolti in un ampio ragionamento che vada oltre il dibattito politico e sociale e che metta al centro la sicurezza e il diritto al lavoro e alla vita di ogni singolo lavoratore. Uno Stato civile deve garantire il diritto a non morire di o per il lavoro. Allo stesso tempo occorre investire nei controlli, rafforzando personale e strutture, sensibilizzare verso l’applicazione di tutte le norme di prevenzione e sicurezza esistenti a partire dal protocollo regionale dedicato proprio al settore del marmo. Fermiamo questa strage silenziosa di giovani, di padri di famiglia, di donne e uomini creando una rete sempre più sensibile e coesa”.

“Oggi – ha detto Emiliano Fossi segretario Pd Toscana, e Linda Vanni, responsabile lavoro – un’altra persona ha perso la vita in Toscana, cadendo da un’altezza di 9 metri. Una nuova famiglia che aspettava il ritorno di un suo caro ha ricevuto una notizia drammatica. Un dolore che è difficile anche immaginare. Le morti bianche sono una vera e propria emergenza sociale. Che quindi chiama in causa la politica e le coscienze di ognuno di noi. Ogni giorno, in Italia, muoiono tre lavoratori o lavoratrici. Sono 20, solo in Toscana, dall’inizio dell’anno. Serve maggiore prevenzione, formazione, più ispettori, più controlli e un aggiornamento della normativa, se quella attuale non è sufficiente. Ad ogni livello, ognuno di noi deve sentirsi chiamato in causa. All’attenzione del Governo e del Parlamento, in primis, torneremo a sollecitare azioni urgenti”.