Maxioperazione contro lo spaccio ad Altopascio: arrestati in sei

Arrivavano a piedi da Galleno al parco Aldo Moro per rifornire gli acquirenti di cocaina e hashish. In azione polizia di Stato e la locale polizia municipale

Un grande risultato, al termine di indagini lunghe e approfondite per la polizia di Lucca e per la polizia municipale di Altopascio. Una operazione che si è conclusa oggi (2 agosto) ed ha portato allo smantellamento di una banda di spacciatori del paese del Tau.

arresti spaccio Altopascio

In sei, tutti di origine marocchina, sono stati arrestati con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. La squadra mobile della questura ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di sei giovani, due 28enne, un 31enne, un 22enne, un 18enne e un 27enne, tutti irregolari sul territorio nazionale e già conosciuti per reati specifici. All’operazione hanno preso parte anche gli agenti della polizia municipale di Altopascio guidati dal comandante Italo Pellegrini.

Le complesse attività di indagine, coordinate dalla procura e di Lucca, sono state avviate alla fine del 2022 dalla squadra mobile, che si è avvalsa della costante collaborazione della polizia municipale di Altopascio, sono nate a seguito di una serie di segnalazioni effettuate da privati cittadini e commercianti del centro storico di Altopascio di continui episodi di spaccio all’interno del parco Aldo Moro, durante l’intero arco della giornata, molti dei quali posti in essere alla presenza di residenti e lavoratori, che hanno dato luogo a un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto, nel quale è emersa l’esigenza di avviare tale attività.

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La prima attività informativa, svolta anche attraverso una quotidiana attività di osservazione diretta delle aree di spaccio, e le risultanze di mirati servizi straordinari di controllo del territorio, in occasione dei quali sono stati rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti numerose dosi tra cocaina ed hashish occultati tra la vegetazione del parco ed in edifici limitrofi abbandonati, hanno fatto emergere la costante presenza sul sito di spaccio di un gruppo di spacciatori, divenuto ormai da tempo un consolidato punto di riferimento per centinaia di acquirenti, tra i quali figuravano, tra gli altri, lavoratori che si rifornivano al termine della giornata lavorativa o prima di espletare il turno di notte. La maggior parte degli acquirenti non necessitava di contattare telefonicamente gli spacciatori, ben sapendo di trovarli o nel parco o lungo le varie vie di accesso allo stesso.

Nel corso delle indagini sono risultate preziose le immagini dell’impianto di videosorveglianza comunale, che hanno consentito di documentare gli spostamenti degli spacciatori e degli acquirenti (di Pescia, Pisa, Lucca e Pistoia, oltre che di Altopascio), agevolando le attività di riscontro da parte degli investigatori e l’individuazione dei luoghi in cui veniva occultato lo stupefacente, tra cui sono risultate, oltre alla folta vegetazione dell’area, persino le impalcature installate all’esterno di edifici in ristrutturazione.

Le dosi di cocaina venivano consegnate all’interno di cellophane trasparenti di forma quadrata, mentre l’hashish, anch’esso confezionato dentro ad un cellophane trasparente, assumeva la forma di un pezzo solido di colore marrone scuro. Èemerso che gli indagati, per operare indisturbati, hanno potuto sfruttare a proprio vantaggio i numerosi punti di osservazione situati ai vari angoli del parco, da cui, a rotazione, alcuni di essi fungevano da vedette per segnalare eventuali controlli delle forze dell’ordine o avvicinamenti sospetti. Il modus operandi e la particolare conformazione dei luoghi ha quindi reso particolarmente complessa sia l’attività di indagine che la pianificazione dell’esecuzione delle misure, attesa la presenza di molteplici vie di fuga.

Nel corso delle indagini è emerso inoltre che gli spacciatori in una prima fase si spostavano a piedi dal Galleno, nel territorio del comune di Fucecchio, dove avevano in uso un appartamento. Successivamente, gli stessi hanno fatto perdere ogni riferimento lasciando il precedente domicilio e cominciando ad utilizzare alloggi di fortuna, questa volta ubicati in Altopascio, mantenendo così costantemente il pieno controllo della piazza di spaccio.

All’esito della richiesta del pm di idonee misure custodiali e della successiva emissione delle stesse da parte del Gip competente, gli investigatori della squadra mobile hanno cominciato a pianificare nei dettagli le attività esecutive, con l’ausilio della locale polizia municipale, che si sono protratte dalla tarda mattinata di ieri fino a sera anche con l’utilizzo di sofisticate tecnologie finalizzate al rintraccio dei soggetti, tutti senza fissa dimora.

Tutti i destinatari sono stati rintracciati in varie vie del comune di Altopascio, ad eccezione di uno di essi, che è stato invece rintracciato e arrestato a Santa Croce sull’Arno, appena fuori dall’abitazione di un connazionale che lo ospitava.

Durante le attività di polizia giudiziaria, una delle catture, tra l’altro, è stata particolarmente difficile a causa del soggetto che ha opposto una violenta resistenza attiva nei confronti del personale operante che è comunque riuscito a contenerlo ed ammanettarlo. Lo stesso verrà pertanto denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale.

Gli arrestati, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti alle carceri di Lucca e Pisa, a disposizione delle rispettive autorità giudiziarie.

Al questore e al personale della polizia è andato il plauso del prefetto di Lucca, Francesco Esposito, per il brillante risultato.

Il prefetto ha evidenziato che “l’articolata operazione, coordinata dall’autorità giudiziaria, è l’ennesimo colpo inferto all’organizzazione dello spaccio sul territorio e contribuisce a consolidare la percezione di sicurezza, interessando un fenomeno che produce ingenti danni sociali e desta non poche preoccupazioni nella comunità”.

Le forze di polizia continueranno a profondere il massimo impegno nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, adoperandosi sia nell’attività di prevenzione che nell’attività investigativa.

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