Aggressione Altopascio, la moglie della vittima in tv: “Non posso pensare che non ce l’ho più”

La signora Sandra Baldi parla al passato a ‘Estate in diretta’. Due giorni di controlli straordinari dei carabinieri in paese mentre prosegue la ricerca del responsabile
È sbarcato in diretta Rai la vicenda dell’aggressione di domenica scorsa (6 agosto) in via del Lanificio ad Altopascio.
La vicenda del 75enne Luigi Pulcini, infatti, è stata raccontata su Raiuno da Estate in Diretta. Sul posto la giornalista Roberta Spinelli che ha intervistato in esclusiva la moglie dell’uomo, Sandra Baldi. Il tutto mentre i carabinieri svolgevano un servizio straordinario sul territorio, che proseguirà anche domattina (10 agosto) anche con l’ausilio del reparto cinofilo.

Sono disperate le parole della donna alla giornalista della Rai: “La mia vita – dice – è cambiata da domenica e la sto vivendo molto male. Mio marito aveva l’abitudine di andare a fare colazione in quel bar la mattina. Si è trovato davanti quest’uomo che gli chiedeva conto del motivo per cui guardava la sua ragazza, lui si è alzato e ha fatto un gesto come per dire ‘cosa stai dicendo?’. L’altro per tutta risposta ha sferrato un cazzotto che lo ha fatto cadere in terra e sbattere violentemente la testa“.

“Io sono stata avvisata da un’amica – dice la donna – che è arrivata qui assieme ai carabinieri e mi ha detto quello che era successo e del fatto che mio marito era stato trasportato in ospedale a Cisanello. Quando l’ho visto sembrava che dormisse, mi hanno detto subito che era molto grave e che le speranze di vita erano pochissime. Non posso pensare che non ce l’ho più. Mi manca tantissimo, se tornassi indietro mi inventerei una scusa, un malessere, pur di farlo restare a casa e non uscire”.
“A chi ha dato il pugno cosa direi? – conclude la donna – Gli direi: sei un delinquente, hai ammazzato mio marito. Con Luigi andavamo molto d’accordo, era davvero una persona speciale”.
La signora parla al passato del marito, che lotta ancora fra la vita e la morte, in coma, all’ospedale pisano. Intanto si cerca ancora il responsabile del gesto. È ormai abbastanza chiaro che non si tratti del trentenne che domenica si è presentato in caserma per autoaccusarsi del gesto. Non ci sono riscontri né con le testimonanze (ben otto quelle arrivate ai carabinieri) né con le telecamere di videosorveglianza. I controlli straordinari in atto in questi due giorni serviranno anche a verificare la situazione e a raccogliere ulteriori riscontri fra la cittadinanza, oltre che a dare sicurezza a un paese sotto choc.

Fra le persone sentite ci sarebbe anche la donna involontaria protagonista di quanto accaduto. Colei per cui l’aggressore avrebbe fermato l’auto per poi uscire ad affrontare l’anziano. Ma anche le sue dichiarazioni sarebbero apparse contraddittorie agli inquirenti, delegati dal pubblico ministero Elena Leone. Le prossime, comunque, appaiono le ore decisive per stringere il cerchio intorno al responsabile: che tutti sperano, pur con la convinzione che debba rispondere delle sue colpe, che le accuse nei suoi confronti non si tramutino nelle prossime ore in quelle di omicidio aggravato dai futili motivi.