Flash mob a Seravezza: “L’Altissimo non è in vendita”

Un originale flash mob in difesa dell’Altissimo e del Monte Pelato organizzato dal Comitato Civico della Cappella e con la partecipazione di volontari del Coordinamento ambientalista apuoversiliese ha animato ieri sera (11 agosto) le vie di Seravezza.

23 attivisti hanno indossato t-shirt bianca su ognuna delle quali era riportata una lettera in modo che, nel momento in cui si sono riuniti, si è  venuta a comporre la frase L’Altissimo non è in vendita, “ribadendo quindi – dicono gli ambientalisti –  la contrarietà all’ipotesi di conciliazione portata avanti dall’amministrazione comunale, che di fatto consegnerebbe ad un’azienda privata la proprietà di un quinto del territorio comunale”.

Il flash mob ha suscitato interesse e condivisione nei presenti che hanno a lungo applaudito “sottolineando quindi – spiegno gli organizzatori – il forte dissenso verso la soluzione autoritaria voluta dal sindaco che non solo non tiene conto che la sentenza di primo grado del 2020 del tribunale degli usi civici ha confermato che le terre dell’Altissimo sono demani collettivi, quindi che appartengono, da tempi immemorabili, alla Comunità delle frazioni montane, ma che permetterà all’azienda di impedire il transito a chiunque intendesse passare su quelle terre, e quindi escursionisti e frazionisti non potranno più percorrere i sentieri che le attraversano”.