Ottiene l’assegno di invalidità per le emorroidi: vinta la battaglia con l’Inps

27 agosto 2023 | 11:05
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Ottiene l’assegno di invalidità per le emorroidi: vinta la battaglia con l’Inps

Il tribunale ha stabilito che la patologia nel paziente è invalidante

Le stime dell’istituto superiore di sanità dicono che in Italia circa il 6% della popolazione soffre, a vario livello, di emorroidi, se tale patologia, già inserita nelle tabelle di Inps e Inail, diventa eccessivamente invasiva si può provare a richiedere l’assegno di invalidità. E’ quello che è successo nei giorni scorsi a Lucca dove un cittadino rivolgendosi al tribunale ha impugnato il verbale della commissione medica per le invalidità civili che gli aveva assegnato il 67% di invalidità, che non dà diritto all’assegno, dimostrando che la sua patologia emorroidaria era divenuta così eccessiva da impedirgli di vivere e lavorare normalmente.

Una perizia medico-legale ordinata dal giudice ha stabilito che l’uomo avesse diritto al 74% di invalidità, percentuale che dà diritto all’assegno. Il giudice Antonella De Luca ha quindi sentenziato che ora l’Inps dovrà erogare l’assegno di invalidità civile all’uomo con gli arretrati dal 2020.

Circa 300 euro mensili per tredici mensilità. Si legge nella sentenza pubblicata il 24 agosto scorso: “Le conclusioni della consulenza tecnica di ufficio vengono condivise e poste a base della presente pronuncia. Non sussistono infatti ragioni per discostarsi dalle risultanze peritali: le operazioni si sono svolte correttamente e nel rispetto del contraddittorio fra le parti, l’elaborato è basato sui dati obiettivi emersi dall’indagine, è perfettamente motivato e non presenta vizi logici.  La domanda del ricorrente deve quindi essere accolta”. L’uomo difeso dall’avvocato Luca Nannizzi aveva impugnato il verbale dell’Inps ma visto il diniego successivo del suo ricorso ha deciso di rivolgersi al Tribunale cittadino che gli ha dato ragione.

Per il perito del tribunale infatti chiamato dal giudice a effettuare tutti i controlli e le verifiche del caso ha risposto, come si legge in sentenza, ai quesiti posti e il giudice ne ha dato atto nelle motivazioni della sentenza: “Il ctu ha risposto a tali osservazioni precisando che nella visita medica eseguita  viene segnalata una recidiva della patologia emorroidaria dopo intervento chirurgico di emorroidectomia; la patologia emorroidaria era evidentemente già presente in epoca antecedente a tale visita; ritenendo, pertanto, di poter confermare la decorrenza di un grado di riduzione permanente della capacità lavorativa nella misura del 74% dall’epoca della domanda amministrativa (richiesta di assegno mensile d’invalidità presentata il 3.11.20)”.

Tali patologie a carattere cronico e degenerativo determinano una notevole limitazione della validità del soggetto e appaiono solo in parte considerate nella precedente relazione peritale nella quale non appaiono essere state prese in esame la presenza di emorroidi, recidivate dopo intervento chirurgico di emorroidectomia e complicate da ragade anale, e l’impegno funzionale delle piccole articolazioni delle mani, di grado tale da determinare una significativa limitazione della capacità e della forza prensile. Nel caso dell’uomo nemmeno gli interventi chirurgici avevano portato alla soluzione del problema e da qui la ratio della sentenza del tribunale di Lucca che dopo gli esiti della perizia ha stabilito che l’Inps ora deve riconoscergli l’assegno di invalidità civile. Una sentenza importante per chi soffre di questi disturbi a livello massimo.