Avance e palpeggiamenti per strada, quattro giovani donne denunciano il molestatore

29 agosto 2023 | 14:15
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Avance e palpeggiamenti per strada, quattro giovani donne denunciano il molestatore

Nel primo caso una studentessa di 19 anni spinta contro il muro. L’ultimo episodio risale a metà agosto: vittima una cameriera

L’ha colta di sorpresa, attorno alle 19 di sera, mentre attendeva sul marciapiede un passaggio in auto per tornare a casa, lungo una strada trafficata e ancora frequentata di persone, alla prima periferia di Lucca. Il molestatore non si è fatto problemi. Si è avvicinato alla studentessa di 19 anni e le ha fatto subito capire quali fossero le sue intenzioni, con delle avances sessuali: frasi esplicite o solo mimate a gesti. Apprezzamenti pesanti e sgraditi, insieme a qualche insulto, quasi a voler intimorire ancora di più la giovane vittima. Parole e movimenti scanditi in pochi attimi che devono essere sembrati eterni per la studentessa. La giovane è rimasta, infatti, paralizzata, incredula ma soprattutto spaventata. Lui, invece, un 30enne di origini nigeriane, non si è fermato. Ha continuato a scandire frasi a luci rosse, con voce e tono sempre più forte. Momenti di terrore, poi finalmente è apparsa l’auto di un genitore e il maniaco si è allontano. E’ solo uno dei quattro episodi finiti al vaglio della procura, che ha aperto un fascicolo dopo le denunce presentate in questura. I primi due ‘approcci’ a luci rosse risalgono al febbraio scorso ma l’ultimo episodio è del 17 agosto scorso. Nel mirino dei primi due episodi al vaglio, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe finita la stessa studentessa. Nemmeno due mattine dopo il primo caso, mentre percorreva a piedi il tragitto da casa a scuola, sarebbe stata di nuovo avvicinata dallo stesso trentenne, che, stavolta, secondo la denuncia presentata in questura, sarebbe passato alle vie di fatto.

Dopo aver gridato alla ragazza qualche frase oscena, l’ha spinta contro il muro di una casa lungo la strada e l’ha palpeggiata. Mentre lo faceva l’accusava anche di averlo denunciato: “Mi hai fatto fermare dalla polizia”, le avrebbe detto. La giovane terrorizzata non capiva: non aveva presentato denuncia contro quell’uomo. L’avrebbe sporta soltanto dopo questo episodio che l’ha traumatizzata e di fatto l’ha costretta anche a cambiare le sue abitudini di vita. Da quel giorno non è più andata a scuola da sola, ma soltanto accompagnata dai genitori o da qualche adulto fidato. Gli investigatori hanno preso immediatamente sul serio il racconto della ragazza e hanno trovato le prime conferme analizzando i video delle telecamere di sicurezza, che avrebbero ripreso in parte l’aggressione. Da quanto trapela, tuttavia, non si tratterebbe di un caso isolato. Almeno altre tre donne sarebbero state oggetto delle attenzioni morbose dello stesso trentenne, che in un caso avrebbe palpeggiato una delle vittime.

Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero infatti altri due distinti episodi che hanno riguardato anche una minorenne, fatta oggetto di frasi spinte a sfondo sessuale mentre si trovava a passeggio nello stesso quartiere della città. In quell’occasione la ragazzina era in compagnia di un adulto, una donna, che, intervenuta per redarguire il molestatore, sarebbe stata a sua volta palpeggiata dal maniaco prima che si allontanasse a piedi. Dalla descrizione fatta dalle vittime, l’ipotesi che potesse trattarsi dello stesso uomo si è rivelata più che un sospetto, per gli investigatori che stanno conducendo le indagini.

L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa. Era il 17 agosto scorso quando è stata molestata la camerieradiciannovenne di un bar poco fuori le Mura. La ragazza, che ha raccontato la sua versione dei fatti agli inquirenti, ha spiegato di essere stata avvicinata e insultata dal molestatore. Non contento, il 30enne si è spinto subito oltre, proponendole un rapporto sessuale, con gesti ammiccanti e frasi oscene che è riuscita a stento a ripetere.

Episodi inquietanti su cui la procura intende fare luce. L’ipotesi è che ad agire sia stata la stessa persona, che sarebbe stata riconosciuta dalle 4 vittime.