Rubano il defibrillatore della pasticceria Regina durante le ferie
Amara sorpresa alla riapertura del locale di via Pesciatina. Borella: “Ci adoperemo per ripristinarlo quanto prima”
Rubano il defibrillatore della pasticceria Regina durante le ferie. Questa l’amara sorpresa che titolare e dipendenti hanno trovato questa mattina (30 agosto) alla riapertura del locale di via Pesciatina. I furti di defibrillatori non sono nuovi sul territorio comunale, l’ultimo in ordine temporale è avvenuto a giugno all’Ortopedia Filippi sulla circonvallazione, vicino allo stadio Porta Elisa.
Il defibrillatore fuori dalla pasticceria Regina ha una storia legata strettamente alla Croce Verde di Lucca e alla stessa pasticceria. A raccontarlo è uno dei titolari dell’attività, Stefano Montan: “Purtroppo al ritorno dalle ferie abbiamo trovato questa brutta sorpresa – dice Stefano -. Abbiamo deciso di installare questo defibrillatore dopo il 2017 quando mio padre ebbe un arresto cardiaco. Fino ad allora non sapevo la potenzialità di queste attrezzature e dopo essermi documentato abbiamo deciso di installarne uno fuori a disposizione di tuttia qualsiasi ora e a qualsiasi giorno”.
A salvare il padre di Stefano sono intervenuti anche i volontari della Croce Verde che ha sede poche centinaia di metri dalla pasticceria Regina, sempre in viale Castracani.
“Capita l’importanza di avere a disposizione un dispositivo del genere abbiamo deciso di metterlo fuori – aggiunge Stefano Montan -. Abbiamo fatto tutti dei corsi per l’utilizzo, anche se il dispositivo è veramente semplice da usare”.
Tutto il personale della pasticceria Regina ha seguito il corso della Croce Verde per l’utilizzo del Dae, ma non solo, anche il personale degli uffici sopra la pasticceria ha deciso di seguirlo.
“Un paio di anni fa intervenimmo con una nostra ambulanza per un soccorso al titolare della pasticceria Regina e fortunatamente andò bene. Lui, colpito dalla buona stella e dall’importanza degli strumenti di prevenzione, si convinse a perseguire un progetto che ha portato a installare un Dae davanti alla pasticceria Regina che doveva servire agli avventori della pasticceria, ma anche agli uffici dello stabile e ai passanti di viale Castracani”.
“Purtroppo questa è una triste occasione – prosegue Borella -, il danno economico del furto si aggira intorno ai 2000 euro. Quantificare invece il danno di privare la comunità di uno strumento come un defibrillatore è inimmaginabile. Per noi è sicuramente una perdita e faremo di tutto per ristabilire lo status quo e rimettere in sicurezza questo Dae, sono sicuro che anche la pasticceria Regina sia d’accordo con noi. E’ il nostro obiettivo in questo preciso momento”.
Il furto di defibrillatori a Lucca purtroppo non è una novità, l’ultimo in ordine temporale è avvenuto a giugno all’ortopedia Filippi vicino allo stadio. Un dispositivo di sicurezza come questo però, non può essere messo sotto chiave, perché perderebbe la sua funzione pubblica.
“No verrebbe meno la motivazione e la fruibilità nell’emergenza – conclude Borella -. Mettere della sicurezza che prevede una chiusura a chiave, per poi in caso di emergenza andare a cercare chi tiene le chiavi, non è possibile. Verrebbe meno la natura e l’efficacia di avere uno strumento immediatamente inutilizzabile. Non è praticabile come possibilità”.