Accoltellò il vicino di casa dopo una lite per il motorino incendiato: ora dovrà risarcirlo

L’anziano accusato dell’aggressione a Fornaci di Barga dovrà versare 20mila euro alla vittima
Un pomeriggio di ordinaria follia a Fornaci di Barga nell’ottobre del 2016 ha portato prima alla condanna in sede penale di un 70enne a 2 anni di reclusione per lesioni volontarie aggravate e ora alla condanna in sede civile al risarcimento dei danni dell’uomo ferito, un coetaneo e vicino di casa dell’aggressore. I due avevano avuto una discussione per futili motivi relativi al danneggiamento dell’auto di proprietà dell’aggressore. Ora dopo la condanna penale definitiva è arrivata la sentenza della corte d’Appello di Firenze che ha stabilito l’entità dei danni totali provocati alla vittima in circa 20mila euro, oltre ai 5mila euro liquidati in sede penale.
Le cause dell’aggressione sono da ricondursi ad una discussione dovuta a un fatto che era accaduto il giorno prima dell’aggressione quando era stato incendiato da ignoti il ciclomotore di un nipote della vittima. Ma nel rogo era rimasta danneggiata anche l’auto dell’aggressore, parcheggiata di fianco; l’aggressore a quel punto aveva preteso che la famiglia della vittima gli risarcisse il danno subito alla sua auto, direttamente e senza passare dalle rispettive assicurazioni e il giorno successivo visto il diniego della famiglia aveva aggredito verbalmente alcuni membri della famiglia dei suoi vicini di casa utilizzando espressioni ingiuriose, stando al resoconto processuale, e a fronte delle proteste per questi comportamento aggressivi e ingiuriosi prima aveva minacciato di morte la vittima ed poi dopo aver afferrato un coltello della lunghezza di circa 30 centimetri lo aveva colpito improvvisamente al basso ventre con una pugnalata in preda a un raptus di ira.
La vittima veniva quindi portata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Castelnuovo Garfagnana, dove veniva refertata una “ferita penetrante regione addominale” con prognosi 30 giorni. Poi era stato anche sottoposto ad intervento chirurgico di sutura della ferita, rimanendo ricoverato sino al 30 ottobre del 2016, e infine dopo aver seguito un decorso clinico caratterizzato da prescrizione di riposo e cure nel gennaio del 2017 era stato dichiarato dai sanitari clinicamente guarito. In primo grado civile il Tribunale di Lucca aveva condannato l’aggressore a circa 5mila euro di risarcimento danni ma per la corte d’Appello l’ammontare totale è invece di circa 20mila più le spese legali e di giudizio (circa 9mila euro). Scrivono infatti in sentenza i giudici di secondo grado: “In definitiva spetta all’attore, a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale e patrimoniale, la somma complessiva di 20.045,41 euro ( 17.108,02 + 2.937,39), quindi detratto l’acconto già ricevuto di 5.000 euro, spetta all’attore ancora la somma di 15.045,41 euro liquidata alla data della presente sentenza”. L’incredibile vicenda si è conclusa dal punto di vista giudiziario.