Derubavano anziani e disabili con la tecnica del finto abbraccio, condanna definitiva per la banda

13 settembre 2023 | 11:29
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Derubavano anziani e disabili con la tecnica del finto abbraccio, condanna definitiva per la banda

Era stata arrestata dalla squadra mobile di Lucca nel marzo del 2019

Derubavano anziani e disabili fingendosi amici e abbracciandoli, colpevoli anche per la suprema Corte di Cassazione.

Nel 2019 erano finiti in manette, ora la condanna definitiva per furto aggravato continuato e furto in abitazione. Si tratta di una banda formata da due uomini e una donna che la polizia di Lucca aveva colto in flagranza di reato dopo una serie di attività investigative per dare un nome ad alcuni furti particolarmente deplorevoli perché commessi in danno di persone disabili. Ora dopo la sentenza di condanna della Corte di Cassazione sarà il giudice dell’esecuzione a dover stabilire il totale della pena da scontare per via di altri procedimenti giudiziari ancora da definire.

Nessuna attenuante è stata concessa dagli ermellini che ha condannato la banda anche a una sanzione da 3mila euro per l’inammissibilità del loro ricorso. La squadra mobile della questura nel marzo del 2019 aveva infatti arrestato in flagranza di furto con destrezza i due uomini della banda, per poi risalire al terzo componente (la donna) che avevano appena sottratto il portafoglio ad un anziano ipovedente utilizzando la tecnica dell’abbraccio.

L’arresto, operato dagli investigatori di Lucca era stato messo in atto con la collaborazione di personale del commissariato di polizia di Sarzana, ed era avvenuto a Castelnuovo di Magra, dove i due avevanodeciso di colpire avendo individuato la vittima ideale dopo una serie di sopralluoghi e tentativi non andati a buon fine nella provincia di Lucca, tra Seravezza e Forte dei Marmi, e tra Sarzana e La Spezia. Uno dei due malviventi era rimasto a bordo dell’auto, mentre il secondo aveva raggiunto la vittima e, fingendo di conoscerla, l’aveva abbracciata affettuosamente tastandola in più parti del corpo. L’anziano signore, confuso, aveva chiesto chi fosse lo sconosciuto; il malvivente lo aveva dapprima apostrofato accusandolo di non ricordarsi di un amico e, immediatamente dopo, era fuggito via salendo a bordo della macchina che dove c’era il complice ad attenderlo e la donna a fare da palo poco lontano. Pochi minuti dopo l’anziano signore si era reso conto del furto del portafogli e aveva avvisato la polizia.

Gli operatori della squadra mobile, da giorni sulle tracce dei due ladri, a seguito di alcuni episodi successi a Lucca, da qualche ora avevano individuato la macchina in uso ai malviventi e la seguivano costantemente. Notata la sosta sospetta in prossimità dell’abitazione dell’anziano di Castelnuovo di Magra, avevano fermato l’auto poco dopo il furto e trovato i due malviventi con la somma di 200 euro contenuta nel portafoglio appena sottratto all’anziano. Ora la condanna definitiva.