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Real Academy Lucca, il presidente: “Ho fatto i lavori come previsto dalla concessione che ora mi vogliono revocare”

15 settembre 2023 | 13:02
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Real Academy Lucca, il presidente: “Ho fatto i lavori come previsto dalla concessione che ora mi vogliono revocare”

Claudio Polonia: “Le autorizzazioni? Sempre richieste ma dal Comune mai una risposta nei termini di legge. Le migliorie erano una condizione indispensabile per mantenere l’impianto. Barsanti? Non ha mai voluto incontrarmi”

“Il Tar? Non ha emesso ancora alcuna sentenza contro di noi”. Claudio Polonia, presidente del Real Academy Lucca, non ci sta. Il gestore dell’impianto di San Cassiano a Vico che si è visto respingere l’istanza cautelare per l’annullamento del provvedimento di revoca della convenzione per la gestione della struttura sportiva da parte del Comune, continua a sostenere la bontà del proprio operato e spiega: “Sono colui che si è preso la briga di rendere fruibile alla collettività uno spazio comunale fatiscente, incendiato, impresentabile, inutilizzabile, carente e, non ultimo, sembrerebbe persino non conforme/abusivo. Sembra un paradosso, ma pare sia così, da quello che sta venendo fuori leggendo le carte e i vari documenti”.

Polonia replica così all’assessore allo sport Fabio Barsanti. “Innanzitutto vorrei precisare che il Tar – afferma – non ha emesso alcuna sentenza come erroneamente affermato dall’assessore Barsanti, ma ha pronunciato un ordinanza che ha rigettato l’istanza cautelare. Mentre la sentenza verrà emessa, semmai, al termine della causa, che è ancora in corso. Prima grave inesattezza del racconto dell’assessore. Il Tar non si è pronunciato nel merito, ma sulla istanza cautelare (altra grave inesattezza del racconto). Voglio solo informare che il sottoscritto, prima d’iniziare i lavori, ha sempre richiesto i permessi e le autorizzazioni al Comune di Lucca, ma non ha mai avuto risposta nei termini previsti dalla legge. Voi mi potreste dire: e allora perché sei partito ugualmente a fare i lavori? E io vi rispondo subito, perché è un cane che si morde la coda. E’ giusto che la gente sappia che nella concessione c’è scritto che se non eseguo le migliorie indicate nella istanza di partecipazione al bando (che poi sono i lavori eseguiti), il Comune può revocarmi la concessione ed incamerare la polizza fidejussoria: quindi ho iniziato i lavori. Praticamente: ho iniziato i lavori per mettermi in regola con la concessione, ma oggi la concessione mi viene revocata perché ho fatto i lavori”.

“E’ bene precisare anche che i lavori sono iniziati ugualmente in quanto la struttura che il Comune mi ha consegnato era in uno stato di totale abbandono e non consentiva di creare una scuola calcio e settore giovanile di livello com’è nelle nostre intenzioni. Per rendersi conto, basterebbe vedere lo stato dell’impianto prima e dopo: le foto sono presso il campo – va avanti Polonia -. Non va sottovalutato che appena installata la tribunetta, al Comune di Lucca è arrivato un ‘uccellino’ che verbalmente e quindi, nemmeno con una richiesta formale, in data 7 marzo, ha segnalato al Comune che al campo di San Cassiano si stavano facendo dei lavori. Incredibilmente, con stupefacente solerzia, il giorno dopo mi viene recapitata una pec con la quale il Comune mi chiede spiegazioni su che tipo di lavori stessi eseguendo visto che non mi aveva dato nessun permesso ed io rispondo che si tratta di opera precaria a servizio dell’impianto, così com’è di fatto. Da lì a 20 giorni arrivano i vigili comunali che fanno un sopralluogo di circa 3 ore rilevando tutto il complesso sportivo e vanno via senza proferire parola, sospendere i lavori in corso o peggio mettere i sigilli, pertanto continuo con i lavori previsti, visto che nessuno mi ha intimato di sospendere i lavori in quanto ‘abusivi’. Nel giro di due mesi ritornano altre due volte sempre facendo rilievi sulle opere in esecuzione ma senza mai intimare nulla o porre sigilli. La diffida giunge solo a 3 giorni dall’inaugurazione dei campi da padel, quasi a dire: ok, ora che hai finito tutti i lavori adesso ti facciamo la revoca così poi ci riprendiamo l’impianto ristrutturato ed abbellito”.

“Quando mi inviano la revoca della concessione, allora capisco che è un fatto personale e mirato nei miei confronti – sostiene Polonia -, perché il sottoscritto il 5 maggio ha presentato in Comune un esposto scritto circa la situazione degli altri impianti di calcio con i relativi presunti abusi, ma dal 5 maggio ad oggi non è successo niente, il Comune non ha fatto nulla in più di 4 mesi. A me dal 7 marzo al 3 luglio hanno messo in piedi tutto il procedimento di revoca, mentre alle altre strutture nemmeno un controllo; anzi, al contrario, come dice l’assessore Barsanti nelle varie interviste, stanno cercando fondi comunali e proposte insieme ai presidenti delle altre società per sanare gli abusi presenti. Ma stiamo scherzando? Io ho investito soldi miei, personali, e vengo attaccato dopo aver riportato alla luce un impianto che era una discarica a cielo aperto. Il Comune ha dovuto rinunciare a 3 canoni di affitto pari a circa 18000 euro perché il precedente gestore lo ha consegnato come una discarica e non ha potuto fare rivalsa dei danni perché non aveva la polizza fidejussoria e che quei soldi che io non ho giustamente pagato, sono della collettività lucchese. Il sottoscritto ha fatto regolare domanda di sanatoria avendone tutto il diritto per sanare le opere che ho realizzato ed il Comune di Lucca me l’ha respinta dicendo che al 26 agosto, data in cui ha esaminato la domanda non ero il legittimo concessionario dell’impianto. Ma com’è possibile se il Tar ha emesso una sospensiva? Allora ero abusivo e se sì perché non sono stato messo alla porta? L’impianto che il Comune mi ha consegnato non ha la conformità urbanistica, ovvero presenta degli abusi dall’origine, da quando mi è stato consegnato il 2 luglio 2021. Questo è il vero motivo per cui non mi hanno mai rilasciato i permessi, perché non potevano ed è questo lo stesso motivo per cui non fanno i controlli a seguito del mio esposto sulle altre strutture, perché altrimenti a Lucca il calcio scompare. Non c’è un impianto a norma, ma siccome non appartengo al tessuto lucchese, sono apolitico per scelta, non ho amici in politica, ero e sono l’unico che può essere attaccato mentre gli altri si riparano dietro il mantello dell’assessore Barsanti. Come mai io ho subito dei danni nei tesseramenti dei calciatori e le altre società che anche loro hanno opere abusive, hanno serenamente fatto tutta la campagna tesseramenti senza problemi? Anzi hanno preso anche molti ragazzi che erano da noi. L’assessore Barsanti ha fatto una riunione invitando tutte le società di calcio e l’unica società non invitata è stata la Real Academy Lucca. Ci sono state società che hanno organizzato dei tornei giovanili e la Real Academy Lucca non è stata invitata perché altre società hanno detto che se la Real fosse stata invitata, loro non avrebbero partecipato. E su questa cosa sta già indagando anche la procura della Figc. Per finire, a che titolo e per conto di quali società l’assessore Barsanti, a detta sua, sta contattando i tesserati della Real Academy Lucca per trovargli una sistemazione? L’assessore Barsanti, nella peggiore delle ipotesi, la soluzione la dovrebbe trovare alla Real Academy Lucca, (e non ai singoli tesserati) dandogli in concessione un’altra struttura o degli spazi/tempo presso altri impianti, sia per le partite, che per gli allenamenti. Se alla mia società venisse tolto il campo di San Cassiano la Real Academy Lucca continua la sua attività e non smette, quindi gli va dato un altro impianto, ovviamente a norma e non con degli abusi; altrimenti mi lasciassero a San Cassiano e valutassero la sanatoria invece di nascondersi e non far venire a galla la verità. Eppure l’assessore Barsanti, che tanto dice di essere un uomo di sport, alcune cose basilari dovrebbe saperle. La cosa che non riesco ancora a capire: quale è il vero motivo di tanto astio nei miei confronti? Perché avercela così tanto con Claudio Polonia e con la Real Academy Lucca? Perché l’assessore Barsanti ha sempre evitato qualsiasi incontro e confronto con il sottoscritto? Io credo che le situazioni che presentano problematiche vadano risolte, non esasperate ed acuite. Soprattutto quando in gioco ci sono gli interessi sociali e della collettività. Il dialogo è sempre la soluzione migliore”.