Muore a due mesi di distanza dal fidanzato dopo l’incidente stradale

Stesso incidente, stesso drammatico destino del fidanzato. Eppure, lei ha lottato. Per oltre due mesi in un letto di ospedale. La sua vita è rimasta così a lungo appesa ad un filo. Quel filo che si è spezzato stamani (16 settembre): Emma Genovali, 20 anni, ex studentessa del liceo artistico Passaglia di Lucca, residente a Viareggio, non ce l’ha fatta. Rimasta ferita in modo gravissimo in un incidente in sella ad una bici elettrica in Darsena, si è arresa all’ospedale di Cisanello dove si trovava ancora ricoverata da quel 4 luglio scorso in cui aveva perso la vita, nello stesso incidente, il fidanzato, Leonardo Brown. Entrambi vivevano a Viareggio.

Una tragedia nella tragedia e una morte che prolunga e rende insopportabile il dolore di due intere famiglie. Che ancora ricordano come fosse ieri le tracce lasciate sull’asfalto della Darsena dal terribile scontro dei due fidanzati contro una moto.

Sulla dinamica dell’incidente in cui è coinvolta anche una moto sono ancora in corso le indagini della polizia municipale di Viareggio. I soccorsi erano stati immediatamente molto concitati: entrambi i fidanzati erano stati portati d’urgenza all’ospedale di Cisanello dove, una settimana dopo, era morto Leonardo. Per Emma oltre due mesi di agonia, con diversi interventi chirurgici che purtroppo non le hanno salvato la vita.

La famiglia di Leonardo, dopo la sua morte, aveva donato i suoi organi: e proprio un suo rene aveva salvato la vita di una donna di Arezzo. Emma era molto conosciuta a Viareggio: figlia di Ilaria Grazioli, e nipote della storica famiglia che per decenni ha gestito il bar tabacchi nella centrale piazza Mazzini, e di Giuseppe Genovali.

Toccante il messaggio lasciato dalla zia Vania sui social: “La nostra Emma stamani ha trovato il suo sole e l’ha raggiunto, lasciandoci: è così bella che lui l’ha tenuta con sé per illuminare ancora ogni giorno le nostre vite. Grazie ancora dei pensieri e le preghiere. La famiglia”.

Cordoglio per la scomparsa di Emma è stato espresso anche dalla scuola Santa Dorotea di Viareggio, frequentata dalla giovane, e in particolare dalla maestra Rossella: “Mi ricordo il primo giorno di scuola, il primo incontro con Emma, l’inizio del nostro cammino di vita che ci avrebbe fatto stare insieme per 5 bellissimi anni – racconta -. Emma aveva un’aria serena, i suoi occhi erano vispi e simpatici e già dal primo sguardo mi fecero capire quanto erano desiderosi di scoprire cose nuove. È sempre stata una bambina affettuosa, buona, gentile e generosa con tutti. Quando entrava in classe la sua luce ci illuminava tutti, ma in modo tenue e faceva brillare l’aria intorno a noi. Mi ricordo di averle dato spesso il compito di preparare i cartelloni per la classe perché la sua dote artistica era immensa. Con quella matita riusciva a esternare il suo mondo interiore ricco di fantasia. Con la sua voce leggera ci incantava perché le note erano la sua forza. Tutti noi sappiamo che i nostri occhi non ti vedono, ma che le nostre anime sono vicine ed ora tu sei qui con noi a colmare, con la tua splendida luce, la nostra sofferenza. Sono fiera di essere stata la tua maestra, di aver vissuto con te momenti indimenticabili e di averti visto crescere e diventare la donna splendida che sei”.