Non si accorge di un pezzo di vetro conficcato nel braccio di un paziente, il medico dovrà rimborsare l’Asl

Il cuoco, già risarcito con 55mila euro, era arrivato in pronto soccorso con tagli e ferite alle mani e agli arti superiori ma il dottore che lo aveva visitato non si era accorto della scheggia
Si presenta al pronto soccorso con tagli e ferite alla mano e al braccio nell’estate del 2017 e dopo aver ricevuto le cure del caso (punti di sutura) viene dimesso. Ma quel braccio continua a fargli male e solo a maggio dell’anno successivo sempre all’ospedale Versilia i medici stavolta si rendono conto che ha un pezzo di vetro conficcato nel braccio che non gli era stato rimosso dai colleghi. A quel punto è inevitabile la richiesta di risarcimento danni all’Asl Toscana nord ovest che però viste le prove inoppugnabili decide di trovare un accordo stragiudiziale e nel 2020 al cuoco di Viareggio vengono pagati 55mila euro di risarcimento danni. Nei giorni scorsi la corte dei Conti ha accolto la richiesta di rito abbreviato del medico che avrebbe dovuto pagare la metà della somma erogata dall’Asl e lo ha condannato a risarcire la Regione Toscana con 11mila euro.
Il consulente medico dell’azienda, in sede di conclusioni medico-legali, si legge nella sentenza depositata ieri (21 settembre), osserva, quindi, che “non vi era motivo di dubitare che la lesione nervosa fosse da addebitare all’azione traumatica perpetrata dal corpo estraneo, che non era stato rimosso in occasione del primo trattamento della ferita. La prestazione chirurgica erogata dalla’azienda, invero, non appariva conforme agli obblighi che si configurano dal contratto con il paziente, in quanto gravata da errore e, rispetto al nervo ulnare, tale da provocare la paralisi dei muscoli da esso innervati (muscoli estensori del quarto e quinto dito e muscoli interossei della mano non dominante), per la porzione che decorre dal polso ai suoi rami terminali”. Si era giunti, così, ad un accordo in ragione del contenzioso stragiudiziale e all’emissione dell’ordinativo di pagamento della Asl Toscana nord ovest a favore del paziente per un importo pari ad euro 55.000. Si legge nella sentenza della corte dei Conti. “Per tale errato approccio diagnostico non fu immediatamente posta la diagnosi che avrebbe immediatamente permesso la rimozione del corpo estraneo con un significativo miglioramento della sintomatologia e delle sequele neurologiche a carico del nervo ulnare. In conclusione, in merito alla valutazione della gravità della condotta del sanitario che non ha diagnosticato in data 16 agosto 2017 al paziente, la presenza di corpo estraneo palmo mano sinistra susseguente a flc da trauma contro una vetrata, il collegio medico è stato del parere che, nel caso in esame, si possa configurare un comportamento censurabile in termini di colpa grave”. Il medico ora dovrà pagare alla Regione Toscana 11mila euro dei 55mila versati al paziente per l’azione di rivalsa dell’Asl che ha trovato conferma nella sentenza della magistratura contabile.