Real Academy, Polonia: “Telefonate ai nostri tesserati, così le altre società ci boicottano”

Il gestore dell’impianto: “Basta denigrare la nostra realtà: noi vogliamo solo fare sport”
La tensione è ormai alle stelle. Tanto che sul futuro del campo sportivo di San Cassiano a Vico e del Real Academy Lucca ogni giorno c’è un nuovo capitolo da scrivere. Da ultimo una nuova denuncia lanciata dal presidente Claudio Polonia che sostiene che nel corso della settimana passata alcuni ragazzi tesserati con il Real Academy Lucca sarebbero stati contattati da altre società di calcio, sia di Lucca che di comuni limitrofi, “e persino invitati a non scendere in campo nelle partite programmate così da poter essere ritesserati da altre squadre”.
“I discorsi che sono stati fatti ai ragazzi ed anche ai genitori dei ragazzi – sostiene Polonia – sono sempre gli stessi, da diversi mesi a questa parte: ‘Se vuoi continuare a giocare vieni da noi, tanto tra poco la Real Academy Lucca chiude perché gli chiudono il campo e tu non potrai più giocare’; ed ancora ‘Non giocare la partita di campionato così ti possiamo tesserare noi’. Tutto ciò è inaccettabile ed intollerabile. Speculare sulle gioie dei ragazzi, dei bambini e delle loro famiglie è veramente qualcosa di inqualificabile”, sbotta Polonia.
“Purtroppo non possiamo che prendere atto di questo clima di grande ostilità che ormai da mesi ci vede, nostro malgrado, protagonisti – afferma il presidente del Real Academy Lucca – e che ci vede vittime di una campagna mediatica mirata e di un passaparola maldicente senza precedenti, un clima ostile che vede la nostra società addirittura boicottata dalle altre società lucchesi (per fortuna non tutte); un brutto clima, favorito, purtroppo, anche dalle continue esternazioni accusatorie e denigratorie fatte dall’assessore Barsanti nei nostri confronti. E chi ci va di mezzo sono solo i ragazzi. La nostra colpa è stata solamente, ed è solamente, quella di voler credere, tutti insieme, in un progetto ambizioso e futurista, che possa dare ai ragazzi la possibilità di divertirsi e magari riuscire ad esplodere nello sport, nel loro sport preferito in cui tanto credono e che tanto amano”.
Da qui l’invito alla società calcistiche di Lucca e dei comuni limitrofi a evitare “per il futuro di contattare i nostri tesserati nei periodi non consentiti, denigrando la nostra attività e la nostra società” e “ad ad abbassare i toni, evitando di proseguire la campagna denigratoria ed accusatoria che da mesi viene fatta nei nostri confronti”. Polonia diffida anche tutti “dal proseguire nell’utilizzo di termini quali ‘mafioso’, ‘camorrista’ ed altri simili usati nei confronti del presidente e di altri componenti e collaboratori della nostra società. Vogliamo fare sport. Vogliamo dare ai ragazzi ed alle loro famiglie la possibilità di continuare a credere in un sogno”.