Lutto nel mondo della musica: muore a 97 anni il maestro Herbert Handt
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Studioso, tenore e direttore d’orchestra era nato a Philadelphia e cittadino onorario di Lucca e Montecarlo. Rimase cieco dopo una aggressione nel 2008
Lutto nel mondo della musica classica per la morte del maestro Herbert Handt, tenore, direttore d’orchestra, storico della musica e fondatore nel 1964 dell’Associazione Musicale Lucchese.
Da diversi anni, anche a causa della cecità causatagli da una brutale aggressione subita negli Stati Uniti nel 2008, aveva abbandonato il palcoscenico, pur continuando ad interessarsi di musica.
Con lui scompare un pezzo del vecchio mondo, un intellettuale d’altri tempi, un uomo di grande cultura, geniale, gradevole nella compagnia; un uomo che ha dato lustro alla nostra città e ha aiutato a far conoscere Lucca, e la sua musica, nel mondo.
Herbert Handt era nato a Philadelphia il 26 maggio 1926, si era laureato alla Juilliard School di New York e alla Columbia University di New York. In giovane età aveva lavorato per quattro anni sotto la guida di Arturo Toscanini in America e in seguito aveva svolto un apprendistato al Metropolitan Opera di New York nel 1947-1948.
Subito dopo la guerra si era trasferito in Europa, debuttando nel 1949 alla Staatoper di Vienna nel Gianni Schicchi, come tenore, nel ruolo di Rinuccio. Aveva poi studiato, nei primi anni cinquanta, direzione d’orchestra a Vienna con Hans Swarowsky e successivamente al Mozarteum di Salisburgo. Aveva conosciuto Lucca grazie a Franco Calabrese e a Lucca aveva deciso di stabilirsi con la moglie, la famosa scultrice Laura Ziegler, dai primissimi anni Sessanta.
Nella nostra città ha fondato, nel 1964, l’Associazione Musicale Lucchese rivestendone la carica di direttore artistico fino al 2006, per poi diventarne presidente onorario.
Herbert Handt ha ricoperto i ruoli principali nelle produzioni di tutti i maggiori teatri italiani dalla Scala di Milano al Teatro Massimo di Palermo, oltre che quelli all’estero (New York, Chicago e San Francisco).
Ha iniziato la sua carriera di direttore d’orchestra nel 1960 con i concerti dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma. Ha diretto l’orchestra della Scala di Milano e le orchestre della Rai di Torino, Milano, Roma e Napoli; è stato spesso direttore-ospite della Radio Svizzera a Lugano, Berna, Zurigo e Ginevra; ha diretto la English Chamber Orchestra e l’Orchestra della Bbc a Londra. Ha inciso per la Philips, Rca, Haydn Society, Claves, Bongiovanni.
Per il suo lavoro è stato insignito nel 2002 con la cittadinanza onoraria di Lucca e nel 2010 con quella di Montecarlo; è stato inoltre premiato dal Comune di Firenze per il suo impegno nel migliorare le relazioni culturali tra la Toscana e gli Stati Uniti.
A Lucca ha anche creato nel 1978 il festival internazionale di Marlia, una delle prime manifestazioni in Italia in cui si fondevano opera, danza, teatro, conferenze e concerti con un ampio progetto di valorizzazione culturale del territorio.
Ha contribuito al salvataggio e al restauro del teatro dei Rassicurati di Montecarlo avviandovi le stagioni liriche e coinvolgendo importanti artisti di fama mondiale, fra cui la fedelissima Carla Fracci. È stato anche direttore artistico della stagione lirica del teatro del Giglio di Lucca.
Ha avuto il pregio, tra gli anni Sessanta e Settanta, di valorizzare le ville storiche lucchesi consentendone la visita al pubblico e avviandovi i Concerti in Villa, tra cui vanno ricordati quelli nella meravigliosa Villa Oliva.
Proprio al maestro Handt si deve la riscoperta del ricco patrimonio musicale lucchese che va dalle musiche del XIV secolo del Codice Mancini (Lucca Codex) passando dalla Ffmiglia Puccini, da Gregori, Geminiani, Gasparini, Boccherini fino ai compositori contemporanei. A lui si devono inoltre importanti studi su Rossini e Monteverdi.
Mirabile è stata la sua attenzione per i giovani: Handt ha sempre mirato al perfezionamento di giovani artisti, per farli esibire e per farli conoscere dal pubblico. Per questo aveva creato nel 1996 l’Accademia italiana di canto con la quale ha tenuto corsi di perfezionamento estivi per giovani cantanti lirici di talento al teatro dei Rassicurati di Montecarlo, coinvolgendo artisti di fama internazionale.
È suo anche il libro Da Puccini a Puccini. Cinquant’anni di studi e ricerche per la musica a Lucca edito da Maria Pacini Fazzi e a cura di Fabrizio Guidotti.
La riscoperta di Giacomo Puccini è merito anche suo. Esattamente cinquant’anni fa (nel cinquantenario della morte di Puccini) Handt scriveva: “Perché qui a Lucca, quando si parla di Puccini, anche il cittadino meno istruito in materia musicale […] ti risponde subito che anche Catalani era un grande compositore […]. Non sembra che basti ora con tutte queste facezie? Sappiamo benissimo chi erano i vari Catalani, Boccherini, Geminiani, Dorati ecc.: è ora che il lucchese si renda conto chi era il povero Puccini”.
Va detto che, in questi cinquant’anni, il maestro Handt sembra essere riuscito nel suo intento.
E adesso è giusto che il lucchese si renda conto chi era Herbert Handt.
Il cordoglio
In mattinata il cordoglio del sindaco Mario Pardini: “Ho appreso con tristezza della scomparsa del Maestro Herbert Handt, fondatore e presidente onorario dell’Associazione Musicale Lucchese, un grande pioniere della riscoperta e valorizzazione dell’immenso patrimonio musicale della nostra città. Grazie al suo impegno Handt ha fatto uscire dagli archivi e di nuovo conoscere al pubblico capolavori degli antenati di Giacomo Puccini e degli altri grandi musicisti lucchesi. Con la fondazione nel 1964 dell’Associazione Musicale Lucchese – della quale è stato direttore artistico fino al 2006 – è stato artefice e motore di un sodalizio che ancora oggi porta avanti con grande energia cultura e divulgazione musicale.
“La scomparsa del maestro Herbert Handt, americano di nascita e lucchese di adozione, segna una grave perdita e un gran vuoto: per la città di Lucca, per l’intera comunità provinciale e per tutto il mondo musicale. Un mondo musicale che lo ha visto sempre protagonista e proprio a lui, nel lontano 1964, si deve la nascita dell’Associazione Musicale Lucchese che ha guidato dome direttore artistico per tanti anni, fino al 2006, contribuendo a farla affermare come una delle realtà culturali più importanti della Toscana”. Sono le parole di Luca Menesini, presidente della Provincia di Lucca, che esprime il suo cordoglio per la morte dell’illustre musicista che, tra l’altro, in giovane età ha anche collaborato con Arturo Toscanini.
“Al maestro Handt – aggiunge Menesini – non possiamo che essere infinitamente grati per la caparbietà, la serietà e la lungimiranza dimostrate nel diffondere la musica classica nel nostro territorio fondando festival, ricordo quello internazionale di Marlia a fine anni Settanta, ed altre numerose iniziative come i concerti nelle Ville e l’Accademia di canto. E soprattutto promuovendo e valorizzando il più grande compositore lucchese di tutti i tempi: Giacomo Puccini, senza dimenticare gli altri figli illustri della musica lucchese come Geminiani, Boccherini e Catalani”.
Così lo ricorda il maestro Alberto Veronesi: “Grande perdita per Lucca e per il mondo musicale la scomparsa del Maestro Herbert Handt. on il Maestro Handt Lucca perde un protagonista della organizzazione musicale, sempre pieno di iniziativa e di inventiva, ha garantito stagioni piene di brio e di approfondimento, fondando l’Associazione Musicale Lucchese e la stagione delle opere a Villa Reale di Marlia. A lui Lucca deve molto e dalle stesse sue idee ripartire per continuarne l’opera”.
Commosso il ricordo dell’Associazione Musicale Lucchese. “Se Lucca oggi è, senza dubbio, una delle città italiane più ricche di musica una grossa parte del merito è sicuramente del maestro Handt che fin dal suo arrivo in città, nei primi Anni Sessanta, si è dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della ricchissima tradizione musicale lucchese riuscendo, al contempo, ad aprire gli orizzonti della città con una visione dal respiro internazionale che ancora oggi si fa sentire. La spinta a provare a fare qualcosa per risvegliare la consapevolezza musicale di Lucca risale al 1962, quando al Teatro del Giglio venne ospitato un importante concerto per i 200 anni della morte del compositore lucchese Francesco Geminiani con i Virtuosi di Roma diretti da Renato Fasano. Scriveva Handt nel 1991: «Mi aveva colpito il fatto che sembrava ci fossero più persone sulla scena (e si trattava di un’orchestra da camera con circa dodici elementi) che non fra il pubblico nella platea. Cioè, fui colpito perché il gruppo dei “Virtuosi” di Fasano era il più conosciuto in quell’epoca. Oltretutto Geminiani era un compositore piuttosto importante nella storia della musica, del quale una piccola città come Lucca avrebbe dovuto esser fiera. […] non capivo perché la cittadinanza, praticamente, l’avesse ignorato». Riuniti attorno a sé alcuni importanti personaggi del mondo culturale lucchese e nazionale come il basso Franco Calabrese, il musicologo americano H. C. Robbins Landon, il pittore Giuseppe Ardinghi, il giornalista Arrigo Benedetti e il gallerista Bruno Vangelisti, Handt riuscì a creare un movimento che portò alla fondazione dell’Associazione Musicale Lucchese e a una prima stagione musicale, nel 1964”
“Nella sua lunga carriera di direttore d’orchestra e musicologo si deve a lui la riscoperta del ricco patrimonio musicale lucchese, dal Codice Mancini (Lucca Codex) del XIV secolo alla famiglia Puccini, da Geminiani a Gasparini e Boccherini. A lui si devono anche importanti studi su Rossini e Monteverdi. Merita sottolineare la sua attenzione alla musica del Novecento che lo ha portato a collaborare con musicisti come Luciano Berio, Salvatore Sciarrino e Roman Vlad come anche la capacità di valorizzare i giovani musicisti del territorio, ai quali Handt ha offerto nel tempo preziose opportunità di formazione e occasioni per esibirsi in contesti di grande valore, grazie all’Orchestra da Camera Lucchese”.
“Per l’Aml – il maestro Handt è sempre stato e resterà il primo “grazie” da esprimere in pubblico e il primo nome da ricordare quando si parla della lunga storia dell’associazione che l’anno prossimo celebrerà i 60 anni di attività – dice il presidente Marco Cattani, unitamente al Cda – A lui, alla sua visione della musica e della cultura, devono tanto sia l’Aml che Lucca tutta”.
Un messaggio di cordoglio arriva anche dal Teatro del Giglio: “Apprendiamo con tristezza – si legge nella nota – la notizia della scomparsa del Maestro Handt, artista di altissima levatura che, nei lunghi decenni di attività professionale, ha voluto fare di Lucca il punto fermo della propria vita personale, aprendo la strada alla vocazione internazionale della nostra città. Fondatore, storico direttore artistico e presidente onorario dell’associazione Musicale Lucchese, il maestro negli anni Ottanta è stato anche direttore artistico della stagione lirica del Teatro del Giglio, promuovendo e incentivando la produzione di opere liriche con i più importanti artisti della scena musicale”.
Il direttore artistico dell’Associazione, Simone Soldati ricorda, insieme a tutto il comitato artistico, l’opera del Maestro che con la sua grande competenza, la sua passione e la sua visione è stato e resta per l’Aml il fondamento di un progetto che ha saputo fare di questa istituzione una realtà di riferimento. “Quando dieci anni fa abbiamo iniziato a progettare Lucca Classica Music Festival abbiamo guardato al suo modo di fare cultura, al Festival Internazionale di Marlia e alle iniziative organizzate a Villa Oliva e nelle altre ville della Lucchesia, luminosi e lungimiranti esempi di manifestazioni multidisciplinari, di altissimo profilo qualitativo, capaci di far dialogare tra loro le varie anime culturali del territorio, tra danza, storia, paesaggio e architettura in un’interazione virtuosa con grandi realtà nazionali e internazionali”.
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“La città perde con il maestro Handt una delle personalità che hanno contribuito ad abbinare il nome di Lucca alla cultura musicale. Herbert con la moglie Laura Ziegler valentissima artista – scrive Maria Pacini Fazzi – che di Lucca hanno fatto terra di elezione presentando a noi lucchesi i suoi tesori di musica, di arte ci hanno insegnato a guardarci intorno, ad uscire dal provincialismo e a valorizzare il nostro patrimonio. Tante le indimenticabili iniziative culturali dal festival delle Ville alle rappresentazioni di Opere e inediti che hanno richiamato a Lucca la presenza e l’interesse della critica internazionale indicando una strada maestra per fare di Lucca una capitale della musica”.
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“Un grande insegnamento e un grande patrimonio testimoniato anche nel volume – scrive Francesca Fazzi – che l’Associazione Musicale Lucchese ha editato in occasione del 90esimo compleanno del fondatore dell’Aml e da noi edito: Da Puccini a Puccini. 50 anni di studi e ricerche per la musica a Lucca curato da Fabrizio Guidotti. Un libro guida per ripercorrere le tappe salienti dell’attività di Herbert Handt che sono anche le tappe della storia musicale lucchese. Grazie Maestro.”
Il Conservatorio Luigi Boccherini si unisce al cordoglio per la morte del maestro Herbert Handt, pilastro della cultura musicale a Lucca, artefice della riscoperta dei compositori locali, a partire dalla dinastia dei Puccini e oltre, fino a Gaetano Giani Luporini.
La vita del maestrp Handt è stata piena di musica, dai suoi studi negli Stati Uniti, fino all’opera di divulgazione della musica classica a Lucca dove, insieme alla moglie, la scultrice Laura Ziegler, aveva scelto di vivere fin dagli inizi degli anni Settanta.
I suoi studi, le sue ricerche, la sua voglia di portare la musica classica all’attenzione del grande pubblico e, in particolare, dei giovani, hanno fatto sì che Handt diventasse un vero faro per il rilancio del mondo musicale e, più in generale, culturale della nostra città.
“L’appoggio, la stima che mi ha dimostrato negli anni del mio primo mandato da direttore dell’allora Istituto Boccherini, oggi Conservatorio di Stato, sono stati molto importanti per me – commenta il direttore GianPaolo Mazzoli – Ricordo con affetto le nostre chiacchierate sulla situazione musicale lucchese, i momenti di confronto sulla valorizzazione dell’immenso patrimonio di arte e musica che Lucca può vantare. Il Maestro è stato una figura di riferimento per tutti noi. È nostro compito ora portare avanti il suo lavoro con la sua stessa passione”.
“Lucca deve moltissimo al maestro Handt che ha saputo condividere con noi il suo sguardo consapevole e innamorato sulla città e sulla nostra storia. Una visione che ci ha permesso di crescere dal punto di vista culturale e per il quale non possiamo che essergli profondamente grati”, conclude la presidente Maria Talarico.