Controlli ai depuratori, a Lucca il maggior numero di irregolarità amministrative

6 ottobre 2023 | 12:57
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Controlli ai depuratori, a Lucca il maggior numero di irregolarità amministrative

Nessuna comunicazione di reato. Dieci le sanzioni applicate in provincia, per le restanti 9 sono stati richiesti solo adeguamenti

Depuratori sotto la lente dell’Arpat.

Nei 169 impianti controllati nel 2022, sono state rilevate 75 sanzioni amministrative e 14 comunicazioni di notizie di reato, quindi un totale di 89 irregolarità su 55 impianti che rappresentano il 33% di quelli controllati. A Lucca il maggior numero di irregolarità amministrative (19), e relative sanzioni (10), in tutta la regione per quanto riguarda i depuratori, ma nessuna notizia di reato. I dati divulgati da Arpat sui controlli ai depuratori hanno descritto il quadro generale della situazione e le misure da adottare in futuro.

Nei 169 impianti controllati nel 2022, sono state rilevate 75 sanzioni amministrative e 14 comunicazioni di notizie di reato, quindi un totale di 89 irregolarità su 55 impianti che rappresentano il 33% di quelli controllati. Negli impianti più grandi, il numero di comunicazioni di notizia di reato è relativamente più alto; la maggior parte di queste comunicazioni è riferita alla gestione e quantità di rifiuti. Nella tabella a seguire è mostrata la distribuzione di sanzioni amministrative (Sa) e comunicazioni di reato (Cnr) negli impianti dei 14 gestori interessati dal controllo nel 2022.

La provincia con la percentuale più alta di impianti con irregolarità sul totale di quelli controllati è quella di Grosseto (58%), seguita da Pisa, Massa Carrara e Prato (50%) e Lucca (45%). In termini assoluti, le province che registrano il numero più alto di irregolarità sono Pisa (29, tra sanzioni amministrative e comunicazioni di reato alla Procura della Repubblica), Lucca (19) e Grosseto (11). Nei 20 impianti controllati in provincia di Lucca, non si sono verificate situazioni tali da richiedere comunicazioni di reato, mentre le sanzioni amministrative ammontano a 10, di cui 4 commissionate al depuratore di Viareggio, oggetto di lavori di potenziamento e adeguamento impiantistico, e 3 all’impianto Calavorno anch’esso in adeguamento. Per le restanti 9 irregolarità riscontrate sono stati richiesti solo adeguamenti.

Si legge in una nota di Arpat: “Quanto all’attività analitica, i campioni analizzati da Arpat nel 2022 ammontano a 535 (a questi si aggiungono i campioni eseguiti su delega ai gestori), con un totale di 101 campioni non conformi (19%). Complessivamente gli impianti su cui si sono rilevati superamenti di parametri sono 51; le province che registrano le percentuali più alte di campioni non conformi sono Pisa (47%), Grosseto (31%), Pistoia (21%), Siena e Lucca (19%). In termini assoluti, le province con il più alto numero di impianti con almeno un campione non conforme sono Pisa (14) e Lucca (9)”.

I parametri che più frequentemente hanno registrato il superamento dei valori limite sono i solidi sospesi, seguiti dai B0d5. I casi di superamento di Cod sono limitati. Tra i parametri la maggior parte delle irregolarità è riferibile ad azoto nitroso e, a seguire, ad azoto nitrico. Alluminio, cloruri, tensioattivi registrano superamenti più limitati. Il numero rilevante di superamenti delle forme azotate nitroso e nitrico denota la necessità di incrementare i trattamenti terziari di denitrificazione in molti impianti di depurazione.

Conclusioni

“Per quanto riguarda gli esiti dei controlli svolti nel 2022 – conclude Arpat – emerge, per la Toscana, una situazione depurativa abbastanza soddisfacente, più o meno in linea con quanto riscontrato negli anni passati. Si evidenziano, però, alcuni problemi che richiedono, per il futuro, una migliore definizione, da parte di tutte le istituzioni a vario titolo interessate: Regione, gestori, agenzia, in termini di controlli, autorizzazioni e gestione del servizio di depurazione: si tratta, in particolare, di problemi legati alla gestione dei fanghi e alla modalità per definire la capacità depurativa residua di molti impianti che accettano rifiuti che possono arrivare non condottati dalle fognature”.

Foto di archivio e non collegata ai controlli effettuati