La comunità ebraica di Lucca: “Israele, un orrore da condannare senza se e senza ma”

Gli ebrei che vivono in città e a Viareggio e fanno capo a Pisa condannano l’attacco: “Hamas semina odio e morte, dolore e sgomento per il massacro di civili”
Una “barbarie” e una “violenza” inaudita che colpisce la società civile e soprattutto le sue parti più fragili. La guerra in Israele tiene con il fiato sospeso anche la comunità ebraica di Lucca e di Viareggio, che esprime “il proprio dolore e il proprio sgomento per i tragici fatti che in queste ore stanno sconvolgendo la Terra dei nostri Padri, moderno Stato d’Israele, democraticamente costituitosi nel 1948 e che democraticamente si amministra con leggi a garanzia di ogni suo cittadino, di qualsiasi origine (etnica, sociale e religiosa) esso sia, a pieno titolo motore dell’unico faro di libertà nel Medio Oriente”.
A prendere la parola è la comunità ebraica di Pisa, cui fanno capo le sezioni di Lucca e Viareggio: “Le notizie e le immagini che arrivano dal teatro di tanto orrore ci colpiscono nel profondo e testimoniano senza infingimenti strumentali la violenza dell’attacco subìto da Israele durante lo Shabbat e Simchat Torà, ricorrenza del calendario ebraico che chiude il periodo delle celebrazioni che hanno dato inizio al nuovo anno 5785″.
“La popolazione civile e il territorio dello Stato di Israele – osserva la comunità ebraica – sono stati fatti obiettivo di un massacro spietato, perpetrato meticolosamente casa per casa: interi nuclei familiari sono stati passati alle armi, mentre neonati, donne e anziani, in un numero che fa fatica a essere contabilizzato per quanto è elevato, sono stati deportati a Gaza ed esibiti come trofei. I militari impegnati nella difesa, compresi i riservisti, mettono a repentaglio la propria vita con coraggio e fermezza per fermare e reagire a questo mattatoio, che ci auguriamo venga incontrovertibilmente condannato da ogni nazione e da ogni società civile che abbia a cuore i diritti, la libertà e la democrazia, non vuoti concetti retorici ma princìpi inderogabili per il vivere umano”.
La Comunità Ebraica di Pisa rivolge il proprio pensiero e le proprie preghiere a tutti coloro che hanno familiari, amici e conoscenti in Israele, in particolare a coloro che hanno subìto perdite così incolmabili da qualsiasi parola di vicinanza e affetto solidale.
“La barbarie messa in campo da Hamas organizzazione terroristica finanziata da vari Paesi (Iran per primo) e che ha come finalità la distruzione totale di Israele e delle comunità ebraiche della Diaspora – commenta la comunità ebraica – è un orrore che riguarda ciascun cittadino del mondo e che nessuno può sottrarsi dal condannare senza se e senza ma. In questo contesto Israele ha il diritto/dovere di difendere il proprio territorio, difesa che assume anche l’inevitabile significato di protezione di tutte le democrazie, che come Israele esistono e si battono per dare voce alle libertà di ogni suo membro. Le organizzazioni terroristiche quali Hamas e oggi proprio Hamas nello specifico seminano odio e lo nutrono con voracità, anche trasformando moschee, scuole e civili abitazioni in veri e propri arsenali e centri di comando, avvalendosi dell’appoggio complice e convinto di Paesi non solo arabi. L’esistenza di Israele non può e non deve essere messa in discussione, dunque neppure il suo diritto a difendersi dai terroristi che non perseguono altro che l’annientamento totale dello Stato e dei suoi cittadini. La comunità ebraica di Pisa si augura che ciascuna persona onesta che sappia guardare ai fatti e non alla subdola propaganda terroristica abbia ben chiaro da che parte stare per difendere la vita dalla volontà di morte di cui Hamas e le altre organizzazioni terroristiche si alimentano e sviluppano come un cancro, facendone strumento di guerra e soverchiamento”.