Si presenta in questura per il permesso di soggiorno ma ne esce in manette
Il 50enne era destinatario di un’ordine di carcerazione
Si è presentato all’ufficio immigrazione della questura per regolarizzare il suo permesso di soggiorno ma ne è uscito in manette. Il motivo è che la polizia ha scoperto che il 50enne, di origini marocchine ma residente a Capannori, era destinatario di un ordine di carcerazione perché finito nel mirino di un’operazione su un presunto giro di spaccio di alcuni anni fa. In particolare l’uomo era stato accusato di essersi rivolto agli agenti con atteggiamenti violenti.
Così, dopo gli accertamenti di rito, gli agenti hanno notificato il provvedimento all’uomo e lo hanno condotto in carcere a Lucca.
E’ accaduto ieri mattina (17 ottobre). Il 50enne si era recato negli uffici della questura perché il fratello, diventato cittadino italiano, gli aveva fornito un requisito di legge per chiedere di regolarizzarsi ed ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari. L’analisi e l’istruttoria della sua posizione sul territorio nazionale ha fatto però emergere l’ordinanza di carcerazione da eseguire, emessa dalla procura di Lucca, relativamente a fatti compiuti anni fa dallo straniero, nel contesto di una operazione in materia di spaccio di stupefacenti, in cui si rivolse con atteggiamenti violenti verso gli agenti operanti. Dopo i fatti era ritornato in Marocco salvo poi decidere di rientrare in Italia di recente per ricongiungersi al fratello e chiedere il permesso di soggiorno, non sapendo che nel frattempo la giustizia aveva fatto il suo corso.
Alla condanna divenuta definitiva a sei mesi di reclusione è seeguito l’ordine di carcerazione eseguito dagli agenti della Squadra Mobile della Questura che hanno condotto l’uomo alla casa circondariale di Lucca.