Vince il concorso ma la procedura viene sospesa: per il tribunale il direttore generale di I Care è Massimiliano Monti

Per la giudice Alfonsina Manfredini è valido il conferimento dell’incarico, poi annullato, del 2021
Il nuovo direttore generale della I Care srl di Viareggio è Massimiliano Monti.
Lo ha stabilito il tribunale di Lucca al termine di un contenzioso tra il vincitore del concorso e la società in house del Comune della Versilia. Società che gestisce: servizi all’infanzia (bambini 0-6 anni), refezione scolastica (bambini e ragazzi 3-14 anni), porto turistico (diportisti e turisti), servizi sociali (persone con disabilità e famiglie in condizione di disagio socio-economico), Rsa Tabarracci (anziani non autosufficienti), Farmacie Comunali, servizi amministrativi e servizi cimiteriali (la cittadinanza nel suo complesso).
Con la sentenza a firma del giudice Alfonsina Manfredini depositata lo scorso 19 ottobre, con le relative motivazioni, il tribunale cittadino: “Accerta l’esistenza tra le parti di un contratto di lavoro subordinato quale direttore generale con le mansioni ed il trattamento economico descritti in ricorso e, conseguentemente, condanna la I Care srl uninominale ad adibire il dottor Massimiliano Monti alle mansioni previste per tale contratto, nonché al risarcimento del danno consistente nella differenza tra quanto il ricorrente avrebbe percepito, ove fosse stato assunto da I Care nel settembre 2021 e quanto ha effettivamente percepito presso la Costa Mauro, fino al 30 giugno 2022 e per il seguito nelle retribuzioni dovute dall’1 luglio 2022 alla presa di servizio dell’incarico”. La società è stata anche condannata a circa 9mila euro di spese di lite.
La vicenda giudiziaria parte nel 2021 quando I Care srl indice una selezione pubblica volta al conferimento dell’incarico di direttore generale dell’azienda a tempo determinato con durata triennale. La domanda di partecipazione viene presentata da Monti il 12 marzo del 2021, stando al resoconto processuale, e successivamente il 14 maggio il Cda di I Care srl, con apposita delibera, approva prima la graduatoria finale della selezione che vedeva vincitore Monti, e poi (con Pec del 25 giugno) la nomina dello stesso quale direttore generale. Ma Monti il 19 luglio del 2021 riceve una comunicazione riportante il contenuto della delibera emessa dalla società I Care in data 16 luglio dove veniva assunta la decisione di sospendere l’intera procedura di selezione pubblica nonché il conseguente iter di assunzione e stipula del contratto. Tale decisione veniva presa a fronte del malfunzionamento dei sistemi di ricezione delle domande in dotazione alla società, i quali non avevano permesso di ricevere una domanda inoltrata da un candidato. Ma il Ttibunale di Lucca ha dato ragione in toto a Monti.
La sentenza
Si legge in sentenza: “Considerando il procedimento ad evidenza pubblica in oggetto, concluso e perfezionato con l’intervenuta presa d’atto della graduatoria, che vedeva quale primo classificato il ricorrente, nonché il successivo atto di nomina, ritiene che il ricorrente abbia maturato nei confronti della società una posizione soggettiva qualificata costituita dall’affidamento del concorrente chiamato al lavoro. Alla luce delle considerazioni sopra esposte, sono da ritenersi illegittime le revoche (alla procedura e all’atto di nomina) deliberate dalla stessa e deve essere riconosciuto il diritto del ricorrente a vedersi instaurato il rapporto di lavoro con la società”.
Da qui la condanna della società in house viareggina sia al riconoscimento del ruolo di Monti sia al risarcimento del danno, in termini di retribuzioni mensili non percepite, per un certo periodo, e di differenze retribuite per un altro.
Queste le decisioni di primo grado che, ovviamente, la società in house del Comune di Viareggio può appellare.