Bambino caduto dalle Mura di Lucca, il Comune non transa: niente accordo con la famiglia davanti al giudice di pace

25 ottobre 2023 | 16:24
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Bambino caduto dalle Mura di Lucca, il Comune non transa: niente accordo con la famiglia davanti al giudice di pace

Nella prossima udienza fissata il 24 giugno inizia l’esame dei genitori e dei testimoni delle parti offese

Citato in giudizio come presunto responsabile civile della caduta di un bambino di 5 anni dalle Mura, il Comune di Lucca non ha intenzione di transare, ovvero: non è disposto a raggiungere un accordo economico con la famiglia del piccolo francese precipitato il 21 agosto 2018 dal parapetto del baluardo San Regolo, mentre si trovava in bicicletta con la famiglia in vacanza in città con amici. Il bambino era finito dopo un volo di alcuni metri nella cannoniere del baluardo, riportando ferite gravi che avevano convinto i primi soccorritori a trasferirlo al Meyer di Firenze con l’elisoccorso.

Per quella vicenda si è aperto un processo davanti al giudice di pace, davanti al quale questa mattina (25 ottobre) si è svolta una nuova udienza conclusasi con un nulla di fatto e un rinvio al prossimo 24 giugno. Nel corso dell’udienza, l’amministrazione comunale, citata civilmente dalla coppia francese, genitori del piccolo caduto, ha sostenuto che non vi siano gli estremi per giungere ad un accordo con la famiglia, per chiudere l’annosa vicenda che si trascina ormai da cinque anni. Tradotto: nessuna disponibilità ad accordarsi su un eventuale risarcimento ma volontà di difendere le proprie posizioni davanti al giudice di pace. Nella prossima udienza di giugno, infatti, partirà l’istruttoria. Il giudice di pace ha stabilito che in quella sede saranno ascoltate le parti offese, ovvero i genitori del bambino, e alcuni testimoni, amici francesi che si trovavano a Lucca con la famiglia al momento dell’incidente.

La vicenda ha preso il via il 21 agosto 2018, giorno in cui un bambino francese di appena 5 anni e mezzo precipitò dalle mura con la propria bici a noleggio, finendo nella cannoniera del baluardo San Regolo. Una caduta di quasi sei metri e che gli causò delle gravi ferite. Il padre, nel tentativo di soccorrere il figlio, era a sua volta caduto nella cannoniera riportando anche lui stesso delle contusioni. La coppia francese aveva presentato immediatamente denuncia. Dopo una serie di accertamenti il giudice ha stabilito l’imputazione coatta per l’ex presidente dell’Opera delle Mura Alessandro Biancalana e di due dirigenti, Maurizio Tani e Giovanni Marchi, assistiti dagli avvocati Lodovica Giorgi, Carlo Di Bugno e Andrea Rugani, per lesioni personali colpose, nonostante il pubblico ministero chiedesse l’archiviazione. Il giudice monocratico, però, aveva ritenuto che la competenza sulle lesioni colpose spettasse al giudice di pace, dove si è instaurato il procedimento.

Nell’udienza del 26 gennaio scorso anche il Comune di Lucca era stato citato in processo come responsabile civile dell’incidente accaduto al bambino. Non stupisce la posizione assunta dal Comune di Lucca nell’udienza di oggi: il no ad ipotesi di accordo risarcitorie è coerente con la tesi della difesa circa la non responsabilità civile dell’amministrazione comunale nella vicenda.