Ispettorato del lavoro, scatta lo sciopero del personale

Presidio anche a Lucca in Cortile degli Svizzeri
Ispettorato del lavoro di Lucca, scatta lo sciopero. Lunedì (30 ottobre) il personale incrocerà le braccia per tutta la giornata lavorativa per lo sciopero proclamato da tutte le maggiori organizzazioni sindacali, tra cui Fp Cgil, Fp Cisl, UilPa, Flp, Confintesa Fp, Confsal-Unsa e Usb P.I.
Anche a Lucca quindi, una rappresentanza dei lavoratori dell’ispettorato sarà presente dalle 11 alle 12 in Cortile degli Svizzeri, per affermare le ragioni che hanno portato sciopero.
“La decisione – spiegano i sindacati – è stata presa in seguito al fallito tentativo di conciliazione dello stato di agitazione dei lavoratori, a cui nessun rappresentante del ministero del lavoro e delle politiche sociali ha preso parte, e che non ha portato ad alcun tipo di impegno concreto da vertice politico del ministero. Sul banco ci sono infatti diverse questioni che ancora aspettano una risposta. Dal mancato riconoscimento degli arretrati della perequazione degli stipendi, all’aumento degli importi del Frd di ente e del cosiddettoDecreto Poletti. Ma anche il mancato riconoscimento dell’autonomia organizzativa e finanziaria dell’Ispettorato, l’assenza di risposte sulla possibilità di utilizzare i proventi derivanti dalle sanzioni nell’ambito della salute e la sicurezza del personale, il blocco delle progressioni orizzontali e il mancato avvio della contrattazione sul Frd 2022. Il personale dell’Inl è stanco di dover continuare ad elemosinare i propri diritti, a discapito dei proclami sulla sua valorizzazione che sono stati fatti. Adesso sarà sciopero, per riuscire a riaffermarli con forza”.
“Mancano ancora certezze sul riconoscimento degli arretrati della perequazione per il periodo 2020-2022, così come sembra ancora un miraggio il superamento del gap salariale esistente con il personale degli altri enti pubblici – incalza Rosario Mariotti, segretario UilPa Lucca -. Non solo siamo fermi ai problemi di otto anni fa, ma a questi se ne sono aggiunti altri. I lavoratori dell’Inl non vogliono più promesse ma certezze. Per questo aderiamo con convinzione alla manifestazione dello sciopero nazionale e al presidio davanti alla prefettura nella mattina di lunedì e invitiamo i lavoratori a partecipare per far sentire la loro voce. Alle 11 insieme alla Fp Cgil saremo ricevuti dal prefetto, Giuseppa Scaduto, per consegnarle, in qualità di rappresentante del governo sul territorio, la nota firmata dai sindacati a livello nazionale con la preghiera di trasmetterla al presidente del consiglio dei ministri”. Carenze organiche e strutturali che devono essere risolte: “Ci sono ancora centinaia di posti scoperti a livello nazionale – prosegue Mariotti – mentre non sono diminuite competenze e responsabilità del personale, così come non è cambiata la retribuzione. La richiesta è quella di trasformare l’Ispettorato nazionale del lavoro in una vera Agenzia, dotata di piena autonomia, così da poter svolgere appieno i compiti cui è preposta e da riconoscerne il ruolo. A livello sindacale, poi, il riconoscimento degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione, corrisposti ai dipendenti degli altri enti del comparto funzioni centrali, e chiediamo che una quota dei proventi delle sanzioni in materia di salute e sicurezza – tuttora inutilizzabili da parte di Inl – siano destinati, tramite apposito emendamento, al personale. Ciò anche al fine di evitare il dimezzamento della retribuzione accessoria che si verificherà già dal 2023 a seguito delle nuove assunzioni. Infine da tempo chiediamo un aumento del salario accessorio, così che l’Inl possa attrarre e trattenere le tante professionalità di cui necessita così come una vera informatizzazione dell’Ente per renderlo competitivo ed efficace. È un paradosso dover tutelare gli altri lavoratori, senza essere tutelati loro stessi”.
