Al via il processo ai medici del San Luca imputati per la morte di Michele Fanini

Domani (3 novembre) a 4 anni di distanza dalla sua scomparsa, la prima udienza al tribunale di Lucca. Il Gruppo: “Sia fatta giustizia per un caso di malasanità”
È stata una figura iconica nel mondo del ciclismo lucchese. Sabato (4 novembre) segnerà il quarto anniversario della scomparsa dell’indimenticabile Michele Fanini, un uomo che ha lasciato un vuoto indelebile nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto, amato e apprezzato.
Quel giorno di quattro anni fa, Michele è morto improvvisamente, a causa della rottura di due aneurismi, mentre era nel suo letto all’ospedale San Luca di Lucca, dove era ricoverato. Aveva 74 anni, ed era un uomo umile, riservato e stimato. Era noto non solo per il suo ruolo di ‘meccanico dei campioni’, commerciante di biciclette e dirigente sportivo ma anche per avere messo in bicicletta talenti eccezionali, alcuni dei quali sono tutt’oggi tra i più forti ciclisti italiani di tutti i tempi. Almeno 4 nomi risplendono tra le stelle del suo leggendario percorso ciclistico: l’ex campione del mondo Mario Cipollini, il re delle classiche Michele Bartoli, Andrea Tafi (vincitore tra le altre, di monumenti come la Parigi – Roubaix ed il Giro delle Fiandre) e Rolf Sorensen (vincitore in maglia Fanini del fratello Ivano, della Tirreno – Adriatico, e successivamente di una Liegi – Bastogne – Liegi, nonché di diverse tappe al Tour de France, dove è stato anche maglia gialla, e della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atlanta ’96).
“Michele – affermano i familiari – ha plasmato fino al professionismo le carriere di questi campioni, ma la sua influenza ha raggiunto ben oltre il mondo delle corse in bicicletta. Era un mentore, un amico e una guida per molti, e la sua gentilezza e saggezza hanno ispirato generazioni di ciclisti e appassionati di ciclismo”.
In onore della memoria di Michele Fanini, si terrà una messa commemorativa la mattina di sabato (4 novembre) al santuario dei ciclisti della Madonna di Montenero a Livorno. La messa inizierà alle 9 e rappresenterà un momento per condividere le preghiere ed i ricordi di Michele, un uomo che ha toccato così profondamente le vite di molta gente. Inoltre, su iniziativa del direttore del Museo Fanini. Amore e vita, Stefano Bendinelli, è attualmente in corso al Comune di Capannori una petizione per intitolare a Michele Fanini la pista ciclabile della Cittadella dello sport, attualmente in fase di costruzione proprio a Capannori.
“Infine – prosegue la famiglia Fanini – non possiamo fare a meno di sottolineare che questi giorni di commemorazione annuale della morte di Michele rappresentano anche un altro momento importante. Infatti, domani (3 novembre), al tribunale di Lucca, si terrà la prima udienza del processo che coinvolge 4 medici dell’ospedale San Luca (un quinto medico è indagato e avrà un processo autonomo), ritenuti dall’accusa gli 11 responsabili della drammatica e inspiegabile morte del commerciante e dirigente ciclistico lucchese. Con la speranza che, attraverso questo processo, si faccia finalmente giustizia per un evento di malasanità che ha portato via una persona tanto preziosa dalla vita di tante persone”.
“Michele Fanini è stato una presenza luminosa, ed il suo ricordo continuerà a brillare nei cuori di chi lo ha amato. In questo giorno di anniversario, riflettiamo sulla sua eredità e onoriamo il suo spirito indomito, mentre ci uniamo nella preghiera e nella speranza di un futuro in cui anche la giustizia prevarrà” conclude il gruppo.



