“Le hanno regalato 129mila euro in bitcoin”: è la nuova truffa via cellulare

3 novembre 2023 | 17:33
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“Le hanno regalato 129mila euro in bitcoin”: è la nuova truffa via cellulare

Gli autori del raggirano mirano a carpire password e accessi remoti ai conti

Quanto vale un bitocoin? Circa 32mila euro, e chi non vorrebbe averne un po’ specie di questi tempi? Allora la nuova truffa sull’eredità, o sulle donazioni, non può che passare attraverso i bitcoin, la moneta del futuro. Squilla il cellulare e alla risposta una voce di donna comunica che qualcuno ci ha regalato dei bitcoin e che il loro valore in denaro attuale è di 129mila euro. Un bella fortuna, si potrebbe pensare, peccato che è solo l’ennesima truffa. Dall’altro capo del telefono infatti ci sono i signori della truffa, quelli che non dormono mai, sono sempre attivi, senza scrupoli e giocano sui grandi numeri: migliaia di telefonata per far cadere qualcuno nel loro tranello e se ancora lo fanno vuol dire che in molti ancora ci cascano nonostante gli allarmi e gli avvisi sparsi ovunque di non fornire mai a sconosciuti dati sensibili relativi al proprio conto corrente. Sono aggiornati, mutano, si adattano e nell’ultima truffa in ordine cronologico per entrare in possesso dei 129mila euro basta fornire l’iban e pagare una piccola commissione, l’1%, nulla in confronto alla cifra che sta per essere bonificata, solo 1290 euro. Ma c’è di più. Chi chiama sa con chi sta parlando e  declina nome e cognome, e cita società reali e filiali di istituti di credito nelle vicinanza. Ovvio che c’è chi a monte vende i nominativi delle schede sim a chiunque, altrimenti sarebbe impossibile conoscere il nome e il cognome dell’intestatario di una sim telefonica. Un aspetto decisamente inquietante. Bisogna tener presente che questa truffa telefonica, così come le più recenti, potrebbe arrivare da qualunque azienda. Si potrebbe ricevere una telefonata da truffatori che affermano di essere di Amazon, Google, Netflix e persino della tua banca. In ciascuno di questi casi, il loro obiettivo è sempre il medesimo: farsi dire le credenziali di accesso, iban, numeri di carte di credito o altre informazioni sensibili. E il gioco è fatto.

Quali informazioni cercano i truffatori al telefono?

Transazioni in criptovaluta: Un agente di supporto clienti fraudolento potrebbe chiederti di inviare una transazione a un indirizzo blockchain esterno per “verificare” il tuo indirizzo. Non eseguire mai nessuna transazione se non sei veramente sicuro del motivo.
Password e informazioni di accesso: Non fornire mai la password di un account o le informazioni di login per telefono o via email. Dovresti inserire questi dati solo all’interno di siti web legittimi.
Chiavi private: Quando parliamo di Bitcoin o di un’altra criptovaluta, la tua chiave segreta è tua soltanto. Nessun altro ne ha bisogno, neanche per effettuare o ricevere transazioni. Non darla mai a nessuno.
Accesso remoto: I truffatori potrebbero richiedere l’accesso remoto al tuo dispositivo per “risolvere un problema” che potresti avere. Non dovresti mai dare a un rappresentante del servizio clienti di criptovalute (o a chiunque altro) l’accesso remoto al tuo computer.
Informazioni sull’autenticazione a due fattori/multifattore: I truffatori potrebbero essere a caccia di codici di autenticazione a due fattori o password per accedere al tuo account. Non devi mai fornirli a terzi. Essi servono a offrire un’ulteriore barriera di protezione nel caso in cui le tue password siano compromesse.
Mai fornire dati personali e sensibili per telefono, mai, a nessuno e per nessun motivo al mondo.